Gruppo Wagner, l’aereo di Prigozhin atterra a Minsk. Mosca archivia il procedimento

Le truppe ucraine hanno sfruttato il caos generato dalle azioni del gruppo di mercenari per riconquistare alcuni territori occupati dai russi

Foto | EPA/ARKADY BUDNITSKY - Newsby.it
Newsby Alessandro Bolzani 27 Giugno 2023

Come comprensibile, le acque non si sono ancora calmate in seguito al tentativo del gruppo Wagner di marciare su Mosca, abbandonato a 200 km dalla capitale russa. Il discorso alla nazione del presidente russo Vladimir Putin ha aiutato a fare un po’ di chiarezza su quanto avvenuto e anche Yevgeny Prigozhin ha rilasciato alcune dichiarazioni, chiarendo che la sua intenzione non era fare un golpe, bensì protestare contro alcune decisioni del Cremlino relative al gruppo Wagner. Secondo quanto riferito, il governo sarebbe stato pronto a sciogliere la compagnia di mercenari dal primo luglio. Logicamente le dichiarazioni che arrivano dalle parti coinvolte in un conflitto devono essere sempre prese un po’ con le pinze, poiché figlie di retroscena spesso impossibili da conoscere e di una precisa strategia di comunicazione.

L’arrivo del jet del capo del gruppo Wagner in Bielorussia

Detto ciò, nelle ultime ore ci sono stati alcuni sviluppi significativi in Bielorussia, in Russia e in Ucraina. Alle 7:40 di oggi, martedì 27 giugno 2023, un jet privato che dovrebbe appartenere a Prigozhin è atterrato alla base militare dell’aeronautica di Machulischy, nelle vicinanze della capitale bielorussa Minsk. A riportarlo è il media indipendente di monitoraggio militare “Belaruski Hayun”, che cita i dati forniti da Flight Radar.

L’aereo in questione è un jet Embraer Legacy 600 e il suo numero di coda è RA-02795. Pochi minuti dopo, precisamente alle 7:58, un altro business jet, proveniente da San Pietroburgo, ha raggiunto la base aerea di Machulischy.

Le dichiarazioni di Lukashenko

Parlando delle azioni del gruppo Wagner, Alexandr Lukashenko, il presidente della Bielorussia, ha ammesso che “è stato doloroso assistere agli eventi che sono successi nel sud della Russia. Non solo per me, molti dei nostri cittadini li hanno presi a cuore perché la Patria è una”.

Lukashenko e Putin
Foto | EPA/GAVRIIL GRIGOROV/SPUTNIK/KREMLIN POOL – Newsby.it

Ha poi sottolineato che “l’opposizione bielorussa era già pronta ad attuare lo scenario di una ribellione armata”, ma “c’è stata una falsa partenza”.

Il gruppo Wagner consegnerà le attrezzature militari pesanti alla Russia

Nel frattempo, il ministero della Difesa russo ha comunicato, tramite una nota ufficiale, che il gruppo Wagner consegnerà alle autorità russe le “attrezzature militari pesanti” di cui dispone. Nel testo si legge che “sono in corso i preparativi per il trasferimento dell’equipaggiamento militare pesante della Wagner alle unità attive delle forze armate”.

Le autorità russe hanno poi annunciato l’archiviazione del procedimento giudiziario per rivolta armata avviato dopo la ribellione di Prigozhin. La decisione è stata presa sulla base della scelta del capo del gruppo Wagner di ordinare alle sue truppe di fermare l’avanzata verso Mosca. Come riferito dall’Fsb, il Servizio di sicurezza federale, durante le indagini è stato stabilito che i partecipanti alla rivolta hanno posto fine alle loro “azioni criminali”.

Il logo del Gruppo Wagner
Immagine di pubblico dominio

Ecco quanto comunicato: “Nell’ambito delle indagini sul caso aperto il 23 giugno dal dipartimento investigativo dell’Fsb ai sensi dell’articolo 279 del codice penale russo per rivolta armata, è stato stabilito che i partecipanti hanno messo fine il 24 giugno alle loro azioni, finalizzate direttamente a commettere reato. Tenendo conto di questa e di altre circostanze rilevanti per le indagini, l’autorità inquirente ha deciso il 27 giugno di adottare un provvedimento di archiviazione”.

Zelensky: “Le truppe ucraine stanno avanzando in tutte le direzioni”

Ad approfittare del caos degli ultimi giorni è stata soprattutto l’Ucraina. Nel suo ultimo discorso alla nazione, il presidente Volodymyr Zelensky ha dichiarato che “oggi i nostri combattenti sono avanzati in tutte le direzioni. È un giorno felice e ne auguro altri ai ragazzi sul campo”. Le dichiarazioni del leader sono arrivate dopo gli incontri con i soldati nelle regioni di Bakhmut e Zaporizhzhia. Anche l’ultimo briefing quotidiano dell’intelligence britannica ha confermato i passi avanti compiuti dall’esercito ucraino, che è riuscito a conquistare dei territori controllati dalla Russia nell’est del Paese. Era dal 2014 che non si assisteva a un’impresa simile.

Le forze aviotrasportate ucraine hanno compiuto piccoli progressi a est dal villaggio di Krasnohorivka, vicino alla città di Donetsk, che si trova sulla vecchia linea di controllo”, si legge nel bollettino diffuso dal ministero della Difesa di Londra. “I recenti molteplici assalti ucraini simultanei in tutto il Donbass hanno probabilmente sovraccaricato le forze della Repubblica popolare di Donetsk e cecene che operano in quest’area”, si legge ancora nel rapporto.

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