Un terremoto di magnitudo 7.0 ha colpito ieri sera il Marocco, l’ultimo bilancio, ancora provvisorio, è di oltre 2000 morti e feriti. La zona più interessata è la regione di Marrakech, dove parte delle costruzioni del centro storico sono crollate. La gente si è riversata in strada e ha trascorso la notte fuori dalle abitazioni, compresi gli abitanti delle altre città vicine all’area colpita. La scossa è stata registrata dall’Istituto nazionale di geofisica (Ing) del Marocco alle ore 23.11 di venerdì 8 settembre, con epicentro ai piedi dell’Atlante, nella provincia di Al Haouz, a circa 70 chilometri da Marrakech, ma è stata avvertita anche nelle città di Merzouga, Taroudant, Essaouira, Agadir, Casablanca e Rabat. Il terremoto, uno dei più forti di sempre nel Paese, è durato 30 secondi e ha causato danni nella kasbah di Marrakech e il crollo di alcuni edifici nella zona a nord est. Il ministro dell’interno parla di un bilancio tragico, destinato a salire.
Uno dei terremoti più forti di sempre in Marocco
Il terremoto è avvenuto sullo stesso asse di quello del 1960 ad Agadir, che provocò 15mila vittime. L’esperto Carlo Meletti, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha spiegato: “È un terremoto che fa parte della sismicità che caratterizza tutti i monti dell’Atlante, una delle due zone del Marocco a maggiore sismicità. L’altra si trova lungo la costa mediterranea, dove nel 1624 a Fez è avvenuto un terremoto devastante“, ha continuato. Le zone più colpite sono Marrakech, Al Haou, Ouarzazate, Azilal, Chichaoua e Taroudant.
Il bilancio si aggiorna minuto dopo minuto, i volontari, le forze dell’ordine, il personale medico e paramedico sono attivi da ieri notte per cercare di monitorare la situazione e offrire aiuto nelle ricerche e a tutte le persone in difficoltà.

Il sostegno degli altri Paesi
L’Unione Europea ha dichiarato il suo supporto e ha sottolineato la disponibilità a offrire tutta l’assistenza necessaria. “Il centro di crisi Ue monitora da vicino la situazione“, ha detto un portavoce della Commissione europea.
La premier Meloni, che oggi si trova a Nuova Delhi per il Vertice G20, ha affermato: “Piena disponibilità dell’Italia a sostenere il Marocco in questa emergenza”. “Solidarieta’ al Primo Ministro Aziz Akhannouch, ai familiari delle vittime e al popolo marocchino“. Anche il ministro della Difesa Guido Crosetto ha espresso il suo sostegno: “Difesa pronta ad aiutare in ogni forma e modo”.
Volodymyr Zelensky ha scritto su X: “Le nostre più sentite condoglianze a Sua Maestà il Re Mohammed VI e a tutti i marocchini per le vittime del terribile terremoto nella regione di Marrakech. Auguro ai feriti una rapida guarigione. L’Ucraina è solidale con il Marocco in questo tragico momento“. Vladimir Putin ha manifestato la sua vicinanza al popolo marocchino con un messaggio: “In Russia condividiamo il dolore e il lutto dell’amichevole popolo marocchino“, “sincere condoglianze per le tragiche conseguenze del devastante terremoto“.
Narendra Modi, primo ministro indiano ha scritto: “Estremamente addolorato per la perdita di vite umane a causa del terremoto in Marocco. In quest’ora tragica, i miei pensieri vanno al popolo del Marocco. Condoglianze a coloro che hanno perso i loro cari. Possa chi è rimasto ferito riprendersi al più presto. L’India è pronta a offrire tutta l’assistenza possibile al Marocco in questo momento difficile”. “Prima di iniziare con il programma del G20, voglio esprimere le mie condoglianze per la perdita di vite a causa del terremoto in Marocco. Preghiamo che tutti i feriti guariscano al più presto“.