Con una media di 700 migranti in arrivo ogni giorno in Italia, non si riduce il flusso di sbarchi che ha raggiunto numeri da record e preoccupa sempre di più il Governo impegnato a frenare il problema. I temi principali che gli esponenti politici dovranno affrontare nei prossimi giorni sono: lo scontento dei Comuni, il collasso del sistema d’accoglienza con quasi tutti i centri d’Italia stracolmi, e la necessità di avere mezzi a disposizione per i soccorsi in mare. Nella notte ci sono stati 4 sbarchi solo a Lampedusa e l’hotspot locale è arrivato a ospitare 4.267 persone. Il prefetto di Agrigento ha dichiarato: “L’isola non può più accogliere altri migranti” e ha disposto il trasferimento di 690 di loro dal centro di accoglienza. Nel porto di Brindisi sono sbarcati i 168 migranti, compresi 110 minori non accompagnati che la nave Geo Barents di Medici senza fontiere (Msf) ha soccorso nei giorni scorsi al largo della costa libica.
“Lampedusa non è in grado di ricevere altri profughi“
“Il messaggio importante è che le Ong comprendano che non farle attraccare a Lampedusa non significa voler fare loro un danno o creare ulteriori problemi. Significa soltanto che Lampedusa ora, come anche nel recente passato, non è assolutamente in grado di ricevere altri profughi. Significa dire con chiarezza che portare ulteriori persone implica un trattamento non adeguato“, ha sottolineato Filippo Romano. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, visiterà oggi insieme al prefetto di Agrigento e al sindaco delle Pelagie Filippo Mannino, l’hotspot di Lampedusa.

Venerdì scorso al meeting di Comunione e Liberazione di Rimini, dove si è discusso di valori e diritti, Sergio Mattarella ha parlato dei fenomeni migratori. “La nostra costituzione nasce per superare, per espellere, l’odio, come misura dei rapporti umani. Quell’odio che, la civiltà umana, ci chiede di sconfiggere nelle relazioni tra le persone; sanzionandone, severamente, i comportamenti, creando, così, le basi delle regole della nostra convivenza“, ha affermato il presidente della Repubblica.
Questione migranti: le mosse del Governo
Il 28 agosto il Governo inizierà a discutere della legge di bilancio e delle nuove regole in materia di gestione dei flussi migratori e il 4 settembre Giorgia Meloni incontrerà i capigruppo di maggioranza. Matteo Salvini ha sottolineato più volte che “servono nuovi decreti sicurezza“. “Ritengo che sia necessario un nuovo decreto sicurezza già a settembre, perché l’Italia non può essere punto d’arrivo dei migranti di mezzo mondo“, ha dichiarato il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture.
La Meloni vuole assicurare la ricerca, il soccorso in mare e gli interventi in aiuto di imbarcazioni in difficoltà arrivate nelle zone di competenza italiana. Una delle strategie del Governo riassunta con il nome di “Piano Mattei” è quella di provare ad arginare il problema partendo dall’origine e cioè dai territori in cui nasce il fenomeno migratorio. Il programma prevede lo sviluppo delle aree africane e mediorientali in modo da tentare di contenere i flussi. “È un modello virtuoso di collaborazione e di crescita tra Unione Europea e nazioni africane, anche per contrastare il preoccupante dilagare del radicalismo islamista, soprattutto nell’area sub-sahariana. Ci piacerebbe così recuperare, dopo anni in cui si è preferito indietreggiare, il nostro ruolo strategico nel Mediterraneo“, ha spiegato la premier.
La leader del Pd, Schlein, aveva invitato il Governo a convocare i sindaci e a confrontarsi con loro. “Insopportabile lo scaricabarile sui Comuni sull’immigrazione“, aveva detto. “Le Ong sono multate perché hanno salvato troppe persone in mare, cosa dovevano fare con le altre, lasciarle annegare? Le Ong stanno solo sopperendo alla mancanza di una missione europea, una Mare nostrum europea che il Pd sta chiedendo mentre il governo a Bruxelles è muto“.
“Facciamo applicare leggi e principi che esistono da sempre in ogni Stato: non è consentito agevolare l’immigrazione illegale e favorire, direttamente o indirettamente, la tratta di esseri umani”, aveva risposto la presidente del Consiglio.