Da Bob Dylan a Barack Obama e (forse) Zelenksy, i Premi Nobel più discussi

Dai dibattuti Premi Nobel al cantautore e all'ex presidente USA, fino agli "errori" nell'assegnazione dei premi in ambito scientifico, anche la commissione di Oslo ha "sbagliato" nel corso della storia del Premio Nobel

Barak Obama, Premio Nobel per la Pace nel 2009
Newsby Redazione 19 Marzo 2022

La storia del Premio Nobel ci insegna che può capitare che a vincere sia qualcuno di totalmente inaspettato. Negli ultimi giorni, per esempio, è ventilata l’ipotesi che Volodymyr Zelensky, il presidente dell’Ucraina, e il popolo che rappresenta potrebbero essere candidati al Nobel per la pace. La proposta, avanzata da un gruppo composto da vari politici europei, è contenuta in una lettera inviata al Comitato per il Nobel ed è accompagnata dalla richiesta di estendere la procedura per l’assegnazione del premio (in teoria chiusa lo scorso 31 gennaio) al 31 marzo 2022.

Questa richiesta, come lecito aspettarsi, ha diviso l’opinione pubblica. Restando in tema di scelte divisive, basta andare un po’ indietro con la memoria per trovare altri due nomi che hanno fatto parecchio discutere: Barack Obama e Bob Dylan. Il primo, nel 2009, ha ottenuto il Premio Nobel per la Pace. Il secondo, invece il Premio Nobel per la Letteratura nel 2016.

Barack Obama, un Premio Nobel non “per i risultati ma per gli ideali”

Se Donald Trump quest’anno ha sfiorato la candidatura al Premio Nobel per la Pace, nel 2009 la commissione di Oslo lo ha assegnato a Barack Obama, allora presidente degli Stati Uniti. La motivazione è legata al suo “staordinario impegno” nel rafforzare la diplomazia internazionale e la “collaborazione tra popoli“.

L'ex presidente Barack Obama
Foto Pixabay | janeb13

Nonostante il commovente discorso dell’ex presidente USA, le testate internazionali hanno fortemente criticato la scelta della commissione di assegnargli l’ambito premio. Per molti, infatti, premiare Barack Obama ai tempi si sarebbe potuto rivelare rischioso. Questo, infatti, avrebbe rischiato secondo il Time di aggiungere “un enorme peso alle aspettative” già presenti per l’ex presidente. Inoltre, il Premio Nobel per la Pace sarebbe potuto essere un’ulteriore motivo da parte dei conservatori per attaccarlo, avendolo già definito uomo di molte parole, ma pochi fatti. “È assolutamente bizzarro. Obama non ha fatto la pace con nessuno, se non forse con Hilary Clinton“. A scriverlo, nel 2009, è Iain Martin, vicedirettore del Wall Street Journal Europe.

Bob Dylan, un inaspettato Premio Nobel per la Letteratura

Dal 1901 a oggi a vincere il Premio Nobel per la Letteratura sono stati grandi scrittori, tra cui Carducci, Pirandello, Hermann Hesse e Albert Camus. Nel 2016, però, ad aggiudicarsi l’ambito riconoscimento da parte della commissione di Oslo è stato Bob Dylan.

Il Nobel per la Letteratura gli viene assegnato per aver “creato una nuova espressione poetica nell’ambito della tradizione della grande canzone americana“. Il cantautore americano ha così conquistato il premio a vent’anni dalla sua prima candidatura ed è stato così il primo americano ad ottenere il riconoscimento dai tempi della scrittirce Tomi Morrison, nel 1993.

Il dibattito, in questo caso, è nato da una domanda: si tratta veramente di letteratura? Bob Dylan ha sì infuenzato la musica americana, e non solo, ma ha davvero influenzato in qualche modo anche la letteratura?

Se Bob Dyaln può vincere il Premio Nobel per la Letteratura, Stephen King deve entrare a far parte della Rock and Roll Hall of Fame“. A scriverlo, nel 2016, lo scrittore Jason Pinter. Anche Alessandro Baricco, ai tempi, non si è trovato d’accordo con la decisione di conferire al cantautore il premio: “Che un drammaturgo vinca un premio alla letteratura ci sta, anche se in un modo un po’ sghembo. Ma premiare Bob Dylan con il Nobel per Letteratura è come se dessero un Grammy Awards a Javier Marias perché c’è una bella musicalità nella sua narrativa“. Un premio decisamente dibattuto e contestato, contando gli favoriti alla vittoria nel 2016: Joyce Carola Oates, Amos Oz, Cormac McCarthy e Salman Rushdie.

Premi Nobel, i casi controversi nella scienza

Più di una volta, nel corso della storia dei Premi Nobel, il riconoscimento è stato attribuito a scienziati e scoperte scientifiche piuttosto controverse. Tra i personaggi più discussi c’è Friz Haber, Premio Nobel per la chimica nel 1918. La sua scoperta, ovvero la tecnica per sintetizzare l’ammoniaca, si è rivelata molto utile nell’ambito dell’agricoltura. Quello che però è emerso è che, nel corso della Prima Guerra Mondiale, Haber fosse un grande sostenitore dell’utilizzo dei gas tossici per sterminare i nemici. Durante la Seconda Guerra Mondiale, il chimico ha inventato la tecnica da cui si ricavava lo Zyklon B, il gas utilizzato nelle “docce” dei campi di sterminio.

Uno degli ultimi personaggi ad avere attirato maggiormente l’attenzione, nel 2008, è Luc Montagnier. Il medico è stato premiato con il Nobel per la Medicina per i suoi studi sull’Hiv. Questi, però, non sono mai stati pubblicati su nessuna rivista scientifica.

Quello di Friz Haber e Luc Montagnier non sono però gli unici esempi di riconoscimenti controversi assegnati nella storia dei Premi Nobel. Da Antonio Egas Moniz, inventore della lobotomia, a Paul Muller, che dimostrò l’azione del Ddt, poi vietato per uso agricolo perché cancerogeno, sono diverse le storie che mostrano come anche la commissione di Oslo possa “sbagliare”.