Global Meeting Industry Day, boom per il mercato degli eventi B2B (+80% entro il 2032 a 1400 miliardi): dagli esperti ecco le 5 ragioni per parteciparvi

Il Meeting Professionals International, associazione internazionale di professionisti del settore degli eventi e dei congressi, ha fissato per giovedì 11 aprile il nuovo Global Meeting Industry Day. L’occasione per sottolineare l’impatto positivo dell’industria dei meeting sull’economia e sulla società. Un mercato che ha chiuso il 2023 con 783,7 miliardi di dollari e che nel 2032 potrebbe crescere fino a 1.400 miliardi. “Stiamo attraversando un’onda decisamente positiva, si rafforzeranno gli eventi capaci di portare in dote un mix di formazione, business e interazione sociale” dichiara Claudio Honegger, amministratore unico di Richmond Italia, azienda specializzata nell’organizzazione di eventi B2B

Giovedì 11 aprile si celebra il Global Meeting Industry Day, una ricorrenza istituita nel 2014 dal Meeting Professionals International (MPI), associazione internazionale di professionisti del settore degli eventi e dei congressi, con lo scopo di sottolineare l’importanza dell’industria degli eventi e dei congressi e di sensibilizzare l’opinione pubblica sul suo valore economico e sociale. L’occasione per promuovere e riconoscere il ruolo fondamentale che l’industria dei meeting svolge nell’economia globale, nel sostegno alle comunità locali e nel facilitare la comunicazione e la collaborazione tra le persone e le organizzazioni. La crescita del mercato MICE, acronimo che sta per Meetings, Incentives, Conferences ed Exhibitions, è confermata anche dai numeri.

Secondo il Global MICE Industry Market Report pubblicato da Expert Market Research, a livello globale il mercato MICE ha chiuso il 2023 con 783,7 miliardi di dollari. Per il periodo 2024-2032 si stima un tasso di crescita annuo composto (CAGR) del +6,69% fino ad arrivare al valore di 1.413,1 miliardi di dollari entro il 2032. A favorire questa espansione ci sono gli investimenti nelle infrastrutture che hanno portato alla costruzione di nuovi spazi e al miglioramento dei sistemi di trasporto. In Europa, l’industria MICE si è sviluppata fino a diventare un settore fiorente che attira turisti, organizzatori di eventi e professionisti del settore aziendale. Tra i principali centri congressi al mondo il report cita l’Hannover Messe in Germania e Fiera Milano in Italia mentre i quattro settori leader sono quello medico, tecnologico, scientifico e industriale.

“È indubbiamente un bel momento per il nostro settore, dopo gli anni 2020 e 2021 segnati dal Covid, siamo vivendo l’onda lunga del rimbalzo spiega Claudio Honegger, amministratore unico di Richmond Italia, azienda specializzata nell’organizzazione di eventi B2B – Resta però da capire quanto durerà questo ciclo e cosa succederà quando i flussi di relazione on-line entreranno a regime innestandosi in modo permanente negli eventi. Lo human-to-human non verrà mai meno, questo è chiaro, ma anche il digitale sta riscrivendo tante cose del nostro mondo. Forse non tutte le tipologie di eventi sono destinate a durare. Personalmente, credo che dopo la scrematura si rafforzeranno solo gli eventi capaci di portare in dote un mix di formazione, business e interazione sociale. È proprio nel mix che si annida la capacità di superare le aspettative delle persone, accendendo l’emozione, il desiderio di relazione e la scoperta”.

Durante il Global Meeting Industry Day vengono organizzati eventi, seminari, webinar e altre attività in tutto il mondo per celebrare e promuovere l’industria degli incontri. È un’occasione per professionisti del settore, organizzazioni, istituzioni e altri interessati di connettersi, condividere conoscenze, innovazioni e riconoscere il contributo dell’industria degli incontri al benessere globale in un 2024 che sembra iniziato con il piede giusto. Secondo la recente survey Meetings Outlook, pubblicata proprio dall’MPI, nel primo trimestre dell’anno il sentiment nei confronti delle condizioni di business risulta essere positivo e favorevole a giudizio del 76% degli intervistati con una crescita del 6% rispetto all’ultimo trimestre del 2023.

Calano anche i pessimisti che a fine dello scorso anno erano il 16% e ora scendono al 6%. Il 76% degli intervistati prevede una partecipazione positiva agli eventi dal vivo in questo 2024, con un aumento del 6% rispetto allo scorso trimestre. Le proiezioni sulla partecipazione virtuale rimangono invece stabili, con il 18% degli intervistati che si aspetta un andamento positivo per gli eventi virtuali, un dato che si mantiene costante al 17% o 18% negli ultimi quattro trimestri.

Dati incoraggianti arrivano anche dal sondaggio Meetings Industry PULSE Surveys con il 58% degli organizzatori di eventi che ha dichiarato l’intenzione di pianificare più meeting nel 2024 rispetto al 2023. Si percepisce anche più ottimismo rispetto al periodo pre-pandemico, infatti, il 61% degli intervistati ritiene che i propri eventi siano percepiti come più preziosi dagli stakeholder rispetto al periodo pre-covid. Segno di come la pandemia abbia ricordato a tutti il valore delle esperienze in presenza.

Benedetta Favara, direttore generale di Richmond Italia, commenta così. “Nel 2024 abbiamo in programma 25 forum in 18 diversi settori, è già un piccolo campione. Quello che emerge come fattore di interesse potente e trasversale a tutti i settori – l’intelligenza artificiale – investe anche il nostro lavoro di organizzatori. L’AI apre dei mondi in termini di coinvolgimento dei partecipanti, personalizzazione dell’esperienza e condivisione dei contenuti. Nei prossimi anni il panorama degli eventi è destinato a cambiare radicalmente”.

Con trent’anni di attività nel settore degli eventi business to business gli esperti di Richmond Italia quindi indicato le 5 ragioni per cui può essere utile partecipare a questo tipo di incontri:

  • Scambio di informazioni e idee: condividere esperienze e percorsi crea uno scambio di conoscenze che può portare a nuove soluzioni, strategie e approcci innovativi.
  • Networking: i meeting favoriscono gli incontri tra colleghi, clienti, fornitori e altri professionisti del settore. Queste connessioni possono portare a nuove opportunità di business, partnership e collaborazioni future.
  • Problem solving: in un contesto di confronto diretto, è più facile identificare e risolvere problemi in modo collaborativo attraverso discussione e collaborazione.
  • Crescita personale: i meeting possono includere sessioni di formazione e sviluppo professionale, offrendo ai partecipanti l’opportunità di migliorare le proprie competenze e conoscenze.
  • Motivazione: incontrare realtà differenti e di successo può aumentare la motivazione e la determinazione nel raggiungere nuovi traguardi.
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