Cospito, parla il medico: “Grave, ma resta lucido e determinato”

"Ha perso ancora peso, ora è 69 kg. Lui resta lucido e assolutamente determinato", ha riferito all’avvocato Albertini il medico Crosignani

Manifestazione per Cospito
Manifestazione per Cospito | Foto Newsby
newsby Lavinia Nocelli8 Marzo 2023

Le condizioni di sottopeso di Alfredo Cospito, l’anarchico in sciopero della fame da oltre 4 mesi, che attualmente si trova ricoverato nel reparto penitenziario dell’ospedale San Paolo, sono “sempre più gravi. Ha perso ancora peso, ora è 69 kg. Lui resta lucido e assolutamente determinato a continuare a rifiutare l’assunzione di potassio, un fatto che lo espone a un altissimo rischio ritmologico (del cuore) e pertanto l’ho informato dei rischi che corre”, ha riferito all’avvocato Flavio Rossi Albertini il medico Marco Crosignani, a seguito di una visita tenutasi nella struttura la mattina di mercoledì 8 marzo. Tuttavia, lo stesso ha comunicato di non aver potuto parlare con i suoi colleghi del San Paolo, poiché “mi hanno spiegato che non avevano l’autorizzazione a parlare con me, e quindi ho potuto solo consultare la cartella clinica e non so dirti quali saranno le decisioni anche in merito a un’eventuale ipotesi di nutrizione forzata”.

Prigione
Prigione Pixabay | @Falkenpost

Le condizioni di Cospito

Come riportato da Crosignani, Cospito soffrirebbe di un accumulo di acidi nell’organismo, derivato dal fatto che non si sta alimentando. L’anarchico presenta un’iniziale acidosi metabolica che ci sta con la sua condizione di digiuno con valori ancora conservati”, tuttavia la situazione non è ancora preoccupante. Crosignani ha riferito, inoltre, che gli elettroliti “sono in leggera risalita per il sodio mentre il potassio è sempre un po’ sotto i limiti della norma e ovviamente la situazione è destinata a peggiorare visto che non assume integratori”. Nonostante questo, la situazione cardiaca appare stabile, “non ancora in condizioni di preoccupazione, ma è necessario un monitoraggio elettrocardiografico completo“.

Medico
Medico | Pixabay @orzalaga

Tutela ai magistrati

Diversamente, verrà aperta una pratica per tutelare i magistrati che si sono occupati del caso Cospito. La decisione, presa dal Comitato di presidenza del Csm, avviene dopo la richiesta inviata dai consiglieri togati di Magistratura Indipendente, a seguito della diffusione della decisione – tramite stampa – di rigettare il ricorso della difesa di Cospito contro il regime di carcere duro presa dalla Cassazione lo scorso 24 febbraio. Nello specifico, nell’istanza trasmessa al Comitato di Presidenza di Palazzo dei Marescialli, i consiglieri Paola D’Ovidio, Maria Vittoria Marchianò, Maria Luisa Mazzola, Bernadette Nicotra, Edoardo Cilenti, Eligio Paolini e Dario Scaletta, avevano rilevato che “nel caso di specie, in luogo di critiche puntuali ed argomentate relative a specifiche attività processuali o a specifici provvedimenti, si assista ad una denigrazione generica e generalizzata dell’intera attività giurisdizionale penale con il risultato di determinare presso la pubblica opinione una delegittimazione diffusa ed indiscriminata della funzione giudiziaria svolta dai magistrati del Collegio decidente della Corte di Cassazione, e più in generale nei confronti di tutti i magistrati che nelle diverse sedi si sono occupati della vicenda e sono stati raggiunti da minacce o azioni di intimidazione solo per aver esercitato nel rispetto della legge le loro funzioni“.

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