Vite al limite, ha rischiato di morire durante il programma: le scene mai mostrate
Dramma nel programma Vite al limite - newsby
Il paziente del Dottor Nowzaradan ha rischiato di morire durante Vite al Limite: le scene però non sono sono andate in onda, capiamo bene insieme l’accaduto.
Chi lo dice che a Vite al Limite si alternano solo trasformazioni shock? Certo, l’obiettivo del programma è proprio questo e in tutte le stagioni ce ne sono state alcune di sconvolgenti, ma è anche capitato che i suoi telespettatori assistessero a dei veri e propri colpi di scena.
Rispettare il regime alimentare imposto dal dottor Nowzaradan non è assolutamente una cosa da niente. Parliamo, infatti, di una dieta che prevede dalle 800 alle 1200 calorie ed una serie di cibi proibiti, che chi è abituato a mangiare tutto quello che gli capita davanti non riesce a portare al termine con non pochi problemi. Se a questo, poi, si aggiungono i diversi problemi di salute che l’obesità comporta, si capisce chiaramente perché – tante volte – si è parlato di pazienti in pericolo. È questo quello che è accaduto ad un ex paziente del medico chirurgo iraniano, che ha rischiato di morire durante le riprese.
Ha rischiato di morire a Vite al Limite: colpo di scena shock
Tutto si sarebbero aspettati dalla loro partecipazione a Vite al Limite, ma tranne che uno dei due avrebbe rischiato di morire. È questa una delle storie che è stata raccontata negli scorsi anni, che ha tenuto tutto il pubblico del programma col fiato sospeso.
Cos’è successo? In tantissimi si ricorderanno della coppia formata da Vianey ed Allen, che ha scelto di rivolgersi al dottor Nowzaradan per riappropriarsi della propria vita. Rispettivamente di 269 kg e 294 kg, i due hanno iniziato a seguire il programma imposto dal medico chirurgo e molto presto hanno ricevuto il lasciapassare per il bypass gastrico. Quello che, però, è successo alla trentacinquenne fa venire davvero i brividi.
Forse non tutti lo ricordano, ma Vianey ha seriamente rischiato di morire durante Vite al Limite. E il motivo vi lascerà davvero di stucco. Poco prima di procedere per l’operazione bariatrica, il suo cuore si è improvvisamente fermato, spingendo il medico chirurgo a non procedere oltre. Fortunatamente, l’emergenza è rientrata. E, sia lei che il suo compagno, hanno avuto la possibilità di raggiungere il proprio sogno, soddisfacendo le richieste di Nowzaradan. Si può solo chiaramente immaginare, però, non solo lo spavento per quanto è accaduto, ma anche la forte delusione della giovane a ricevere un rifiuto del genere.
La storia di Vianey ed Allen e come stanno oggi
Protagonisti della settima stagione del docu-reality di Vite al Limite, Vianey ed Allen hanno saputo subito catturare l’attenzione del pubblico per via della loro storia. Da un peso complessivo di circa 600 kg, la coppia di fidanzati ha raccontato a tutti di avere da sempre problemi col cibo, ma di essersi anche resa conto troppo tardi dell’aiuto che necessitavano.
Vianey, alle telecamere di TLC, ha raccontato di aver iniziato a sfogare la sua frustrazione nel cibo da quando era una ragazzina perché stanca delle continue offese di sua madre. Allen, a differenza sua, aveva un maggiore controllo sulla sua ossessione, ma era ugualmente solito mangiare tutto ciò che non avrebbe mai dovuto. Tuttavia, il percorso dei due giovani ragazzi all’interno della clinica di Houston è stato decisamente encomiabile. Nonostante i continui alti e bassi, i due sono riusciti a dimagrire tantissimo. La bella Vianey, infatti, ha perso ben 100 kg. Il giovane Allen, invece, quasi 130. Come sono diventati oggi? Eccoli:
A distanza di anni dalla loro partecipazione al programma, la coppia dell’Illinois appare in gran forma. Proprio recentemente, infatti, il canale tv statunitense le ha dedicato un’intera puntata, mostrando a tutti i loro telespettatori l’incredibile trasformazione. Nonostante questo, però, sembrerebbe che tra i due i problemi non siano mancati. Vianey, infatti, è talmente gelosa del suo compagno, che non accetta che si operi per la rimozione della pelle in eccesso.
