Dal 2024 per vincere l’Oscar non sarà sufficiente realizzare un bel film, ma occorrerà anche renderlo “inclusivo”: queste sono solo alcune delle nuove regole. Ciò significa – nelle parole dell’Academy Award di Hollywood – che il lungometraggio in gara dovrà rispettare l’equa rappresentanza di origine, genere, orientamento sessuale e persone con disabilità. Non mancano le polemiche sulla decisione dei vertici dell’Academy.
Oscar 2024: le nuove regole
A delineare come si svolgeranno le premiazioni per l’Oscar 2024 sono stati il presidente dell’Academy David Rubin e il ceo Dawn Hudson. I due hanno spiegato che “questi standard di inclusione saranno un catalizzatore per un cambiamento essenziale e duraturo nel nostro settore“. Stando alle nuove regole, infatti, a un film non basterà essere “bello” o “piacevole”, ma dovrà essere anche “inclusivo”. Su Twitter, la polemica è scoppiata a partire dall’attrice statunitense Kirstie Alley, che ha definito la decisione “orwelliana”, considerandola “una disgrazia per gli artisti di tutto il mondo”.
Tra i requisiti per poter aggiudicarsi la statuetta conclamata dai registi prevedono diverse limitazioni. Il registra dovrà innanzitutto garantire sia la rappresentanza della diversità del cast sia quella della troupe coinvolta nella realizzazione della pellicola. Inoltre, occorrerà garantire l’appartenenza di almeno uno degli attori protagonisti a minoranze etniche. In alternativa è possibile includere, all’interno del cast, due tra le seguenti categorie di persone: donne, afroamericani, ispanici, appartenenti alla comunità Lgbtq, disabili.
“Oscar so White” e la polemica sulle regole
Il cambio delle regole per l’assegnazione dei premi Oscar dal 2024 arriva in seguito a una polemica scoppiata per i cosiddetti Oscar So White, ovvero quegli oscar che avevano sollevato la questione di assenza di rappresentanza di persone di colore. Anche sul palcoscenico di Venezia, Variety aveva messo in luce la mancanza di giurati afroamericani, accendendo pienamente il dibattito sul tema. “Hanno i nervi scoperti in America su questo ma non sono nostre ossessioni – questa la replica del direttore Alberto Barbera –. Abbiamo una lista da mostrare di tutte le persone contattate, afroamericani compresi, che non hanno potuto accettare per ovvie difficoltà di viaggio”.
Ma la polemica è scoppiata anche sul cambio delle regole al Festival del Cinema di Berlino, che nel 2021 non assegnerà più i premi al miglior attore e alla migliore attrice. A unificare i riconoscimenti, infatti, sarà il premio “alla miglior interpretazione protagonista”.