Diversi studi scientifici hanno suggerito che entro la fine del 2100, quasi la metà di tutte le specie del mondo scomparirà dal pianeta Terra. Creando una delle più grandi distruzioni ecologiche conosciute dall’umanità.
Si stima che ogni 20 minuti una specie animale o vegetale si estingua e negli ultimi 50 anni il tasso di estinzione degli animali è aumentato 40 volte più velocemente rispetto al periodo della Rivoluzione Industriale. Elefanti, leoni, tigri: tra qualche anno potranno essere ricordati e conosciuti solo attraverso i libri, diventati ormai creature estinte al pari di mammut e dinosauri.
Purtroppo non si tratta di uno scenario di fantasia, ma della realtà. Se non verranno prese misure drastiche, molte delle più grandi specie di mammiferi del mondo potrebbero estinguersi entro il 2100
Una solo specie estinta potrebbe minacciare il mondo
Secondo le leggi della natura, se una specie scompare, se ne formerà un’altra. Il tasso di formazione delle specie è solitamente uguale o superiore al tasso di estinzione in modo che il mondo naturale sia sempre equilibrato ed evoluto. Allora perché dovremmo preoccuparci così tanto dell’estinzione degli animali?
In epoca preistorica, sono sempre stati i disastri naturali a causare l’estinzione di una specie. Ma al giorno d’oggi, i ricercatori hanno prove per credere che oltre il 99% delle estinzioni animali siano causate dall’uomo.
Lo sfruttamento umano delle risorse naturali, come la caccia indiscriminata, la deforestazione, l’uso eccessivo dei seminativi, l‘inquinamento della superficie dell’acqua, il prosciugamento di laghi e stagni, sta distruggendo l’ambiente.
Negli ultimi anni, le persone di tutto il mondo hanno continuamente sofferto di disastri naturali imprevisti come tempeste, inondazioni, tsunami e terremoti. Questa è solo una parte del prezzo che gli esseri umani devono pagare per il modo in cui hanno trattato la natura.
Ecco alcune delle specie di animali che potrebbero estinguersi entro la fine del secolo.
Rinoceronte

Attualmente, ci sono circa 20.000 rinoceronti bianchi in Africa, classificati come Near Extinction secondo l’IUCN. Purtroppo, l’ultima popolazione selvatica rimasta della sottospecie di rinoceronte bianco settentrionale si estinguerà presto, poiché solo due femmine rimangono in cattività. L’Africa ha ancora circa 5.000 rinoceronti neri, classificati come in pericolo critico dall’IUCN.
Il bracconaggio di rinoceronti, la più grande minaccia per la specie, è aumentato negli anni ’70 e ’80 a causa dell’elevata domanda di corni. I paesi dell’Asia orientale e del sud-est asiatico hanno ancora un’enorme richiesta di corna di rinoceronte. Si dice che siano una panacea, nonché un simbolo di potere che molti individui reali e nobili desiderano.
Saola
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Soprannominato “l’unicorno asiatico” per le sue corna che, se viste di lato, di fondono in uno, è uno degli animali più rari al mondo. Vive solo nelle remote aree montuose del Vietnam centrale di Truong Son e del Laos meridionale. Il bracconaggio, combinato con la deforestazione creano una pericolosa minaccia per i soala. A causa delle ridotte dimensioni della popolazione e delle abitudini di dispersione, è anche difficile per femmine e maschi individuarsi l’un l’altro per l’accoppiamento.
Pinguino imperatore
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La ricerca degli scienziati del Woods Hole Oceanographic Institute (USA) mostra che il numero di individui nelle popolazioni di pinguini imperatori diminuirà di almeno il 19% entro il 2100. Circa i due terzi delle attuali 45 popolazioni di pinguini imperatori sono a rischio.
Il motivo è dovuto al riscaldamento globale che sta causando la diminuzione dei ghiacciai in Antartide. Lo scioglimento del ghiaccio influenzerà la riproduzione e l’allevamento dei pinguini imperatori poiché le loro attività si svolgono principalmente sul ghiaccio marino. Inoltre, lo scioglimento del ghiaccio colpisce anche il pesce e il krill, che sono il cibo principale dei pinguini imperatori.
Delfino Vaquita
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Il governo del Messico ha annunciato il 14 luglio 2021 nuove misure per proteggere il delfino vaquita in grave pericolo di estinzione, sostenendo che sia uno dei mammiferi marini più rari al mondo in questo momento. Il Messico ha subito pressioni per trovare più soluzioni per proteggere la vaquita, la specie di delfino più piccola del mondo, soprannonimata “panda dell’oceano” per il suo caratteristico cerchio nero intorno agli occhi.
Gli ambientalisti stimano che siano rimasti solo 10 delfini vaquita allo stato brado, e il numero sta diminuendo rapidamente. Questa specie di delfini è sull’orlo dell’estinzione a causa della quantità di pesca illegale nel Golfo della California l’unico posto sulla Terra dove si trovano i delfini vaquita.
Orango del Borneo

CHUTTERSNAP
L’orango del Borneo, con cui condividiamo il 97% del dna, vive solo sulle isole del Borneo e di Sumatra. Come la loro controparte, gli oranghi hanno un cervello grande e abilità fisiche che possiamo considerare come “umane”. Sanno come usare strumenti come bastoncini per catturare termiti, formiche e api dai buchi dell’albero. È stato anche osservato che fabbricano i propri guanti con le foglie per proteggere le mani da rami spinosi o frutti dalla buccia ruvida. Arrivando ad usare grandi foglie per coprirsi la testa come ombrelli quando piove.
La popolazione di oranghi sta diminuendo a causa della deforestazione che li ha portati a perdere il loro habitat. Ci sono molte cause di deforestazione nella regione, tra cui il disboscamento illegale, l’estrazione dell’olio di palma e l’estrazione mineraria. In meno di 40 anni, il Borneo ha perso 10 milioni di ettari, ovvero il 39% della foresta primaria dell’isola. Tutto questo, combinato con il cambiamento climatico, che causa incendi boschivi sempre più frequenti, sta minacciando la popolazione degli oranghi.
Tigre di Sumatra

A causa del bracconaggio e della perdita di habitat, solo 600 esemplari sono sopravvissuti. Le tigri di Sumatra sono infatti molto richieste nel mercato del commercio illegale, dove le parti di animali sono apprezzate per scopi medicinali e souvenir locali. L’intero corpo di una tigre può costare $ 10.000, il che motiva i bracconieri sull’isola. Sebbene le tigri di Sumatra siano protette, mancano le risorse necessarie per far rispettare le protezioni. Inoltre, molte tigri sono state uccise dalla gente del posto, che le considera una minaccia sia per gli animali della fattoria che per la loro gente.
La perdita di habitat a causa della deforestazione, è un’altra minaccia significativa per la restante popolazione di tigri di Sumatra. La deforestazione, che avviene per fare spazio alla produzione di olio di palma, porta alla distruzione e alla frammentazione degli habitat delle tigri.