Lego, addio alla distinzione tra maschi e femmine sulle confezioni giocattolo

L'azienda danese ha deciso di rimuovere l'indicazione di genere dai giocattoli Lego: ecco perché

Foto Pixabay
Newsby Linda Pedraglio 11 Ottobre 2021

Addio alla distinzione tra maschi e femmine sui giocattoli Lego. L’indicazione di genere, di solito affidata a un personaggio disegnato a lato delle confezioni, non comparirà più sulle scatole dei famosi mattoncini. Lo ha deciso l’azienda danese, dopo aver commissionato un sondaggio globale sulla percezione degli stereotipi di genere nei bambini. Il risultato della ricerca, condotta dal Geena Davis Institute on Gender in Media, ha portato a questa decisione storica nel mondo dei Lego.

Lego, via le indicazioni di genere dai giocattoli

Se le bambine sono più sicure di sé e pronte a giocare con le confezione di mattoncini pensate per i maschi, non si può dire altrettanto dei bambini. Il 71% dei maschietti intervistati ha ammesso di temere il giudizio degli altri qualora avesse giocato con giocattoli tradizionalmente “da femmine”. Le medesime paure sono condivise dalla maggior parte dei genitori. “I genitori sono più preoccupati che vengano presi in giro i figli maschi rispetto alle loro figlie per aver giocato con giocattoli associati all’altro genere“. Lo ha affermato Madeline Di Nonno, amministratrice delegata del Geena Davis Institute on Gender in Media, che ha condotto la ricerca.

Maschi meno propensi ai giochi “da femmine”

Ma per quale ragione le bambine sono più propense a utilizzare giocattoli associati al genere opposto rispetto ai loro coetanei? Secondo gli esperti, la ragione è piuttosto semplice. Le attività associate agli uomini sono generalmente più apprezzate nella società rispetto ai comportamenti tradizionalmente accostati al genere femminile. “Fino a quando le società non riconosceranno che i comportamenti e le attività tipicamente associati alle donne sono altrettanto preziosi o importanti“, sarà difficile liberare i bambini dalla paura del giudizio altrui.

La responsabilità delle famiglie

Responsabili della diversa percezione tra attività considerate “da maschi” e “da femmine” sono in primo luogo le famiglie. Se i figli maschi sono incoraggiati a fare sport o attività legate alla scienza, nei giochi le bambine sono maggiormente orientate a ballare, travestirsi e cucinare. “Queste intuizioni sottolineano quanto siano radicati i pregiudizi di genere in tutto il mondo“, ha affermato Geena Davis. Attrice e attivista, ha fondato nel 2004 un istituto per combattere gli stereotipi di genere negativi e favorire l’inclusione.

I giochi come opportunità di formazione

C’è asimmetria“, ha detto la prof.ssa Gina Rippon, neurobiologa e autrice di The Gendered Brain. “Incoraggiamo le ragazze a giocare con cose da maschi, ma non viceversa“. Questo era un problema poiché i giocattoli offrivano “opportunità di formazione“, ha detto. “Quindi, se le ragazze non giocano con i Lego o altri giocattoli da costruzione, non stanno sviluppando le abilità spaziali che le aiuteranno nella vita futura“, continua Rippon. “Se le bambole finiscono nelle mani delle ragazze ma non dei ragazzi, essi perdono le loro abilità di accudimento“, spiega la neurobiologa.

Come Lego combatte gli stereotipi di genere

Promuovere il nutrimento e la cura, nonché la consapevolezza spaziale, il ragionamento creativo e la risoluzione dei problemi, questi gli obiettivi di Lego nella realizzazione di giocattoli in grado di attrarre ugualmente maschi e femmine. “Stiamo lavorando duramente per rendere Lego più inclusivo“, ha affermato Julia Goldin, chief product and marketing officer di Lego Group. Il produttore di giocattoli danese ha commissionato il rapporto per la “Giornata internazionale della ragazza” delle Nazioni Unite. Ha intervistato quasi 7.000 genitori e bambini dai sei ai 14 anni provenienti da Cina, Repubblica Ceca, Giappone, Polonia, Russia, Regno Unito e Stati Uniti.

 

 

 

 

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