Si avvicina pericolosamente all’intera settimana di durata, l’emergenza al Canale di Suez in Egitto. Dallo scorso martedì, infatti, una delle principali rotte navali del commercio mondiale è ostruita da una gigantesca nave container, la Ever Given. Si tratta di un cargo lungo ben 400 metri, che a causa di una tempesta di vento si è incagliato nello stretto lembo di mare, impedendo il passaggio alle altre numerose navi mercantili.
Ever Given incagliata in Egitto: anche l’Italia dà una mano
Nel frattempo il mondo intero si sta mobilitando per aiutare l’Egitto a risolvere il gravissimo problema al Canale di Suez (con conseguenze, come detto, di portata planetaria). Italia inclusa. Secondo quanto riporta Al Arabiya, e conferma l’Ansa, altri due rimorchiatori sono infatti arrivati nella mattinata di domenica nel luogo dell’incidente. Prenderanno parte ai lavori per disincagliare il gigantesco portacontainer Ever Given, che da martedì blocca il passaggio in una delle vie d’acqua più importanti del mondo.
I due rimorchiatori, menzionati dal sito MarineTraffic.com, sono l’italiano Carlo Magno e l’olandese Guard Alp. Entrambi sono arrivati al Canale di Suez nelle primissime ore di domenica mattina. I rimorchiatori, ha spiegato la Bernhard Schulte Shipmanagement che gestisce l’Ever Given, spingeranno la nave da 400 metri. Nel frattempo le draghe continuano ad aspirare da sotto l’imbarcazione la sabbia e il fango incrostato.
L’importanza del Canale di Suez per il commercio globale
La Ever Given ha ostruito il Canale di Suez a causa di un incidente dovuto ad “assenza di visibilità“. Sin da subito George Safwat, il portavoce dell’Authority egiziana che si occupa della rotta mercantile, ha spiegato i motivi dell’incidente. Il passaggio della nave nello stretto corridoio è infatti avvenuto in concomitanza con una “tempesta di vento” che ha colpito la zona con folate di 40 nodi. Il cargo era in viaggio per l’Olanda, dove il suo arrivo era previsto per il 31 marzo. E c’è anche apprensione per il suo carico, composto interamente di pecore.
A rischio, però, c’è una fetta non irrilevante del commercio mondiale. Attraverso il Canale di Suez, inaugurato nel 1869, transita infatti oltre il 10% del petrolio e del gas naturale liquefatto trasportato via mare, soprattutto dal Golfo Persico all’Europa. Solo nello scorso anno in questo stretto lembo di mare sono transitate quasi 19 mila navi, garantendo all’Egitto un guadagno di 5,6 miliardi di dollari. E l’incidente della Ever Given ha già bloccato nelle primissime ore dopo l’incidente ben 10 milioni di barili di greggio. La navigazione, da giorni, è parzialmente ripresa ma servirà ancora un tempo difficilmente calcolabile per garantire il regolare flusso di imbarcazioni e merci. Le navi in attesa di transito già dallo scorso martedì hanno creato un ingorgo lungo decine di chilometri.