Denatalità e animali domestici: avere un cane è davvero più conveniente?

Per sostenere le spese legate agli animali domestici ci vogliono in media 1500 euro l'anno per ogni cane di piccola taglia e 2.232 euro per cani di media/grande taglia

Foto | pixabay @jenregnier
Newsby Giuliana Presti 16 Maggio 2023

Ci sono sempre più animali nelle case degli italiani. Il Rapporto Assalco Zoomark del 2020 ha stimato un numero di 60,2 milioni di animali d’affezione in Italia. Se aumenta la presenza di animali domestici nelle case degli italiani è anche vero che diminuisce sempre e significativamente la natalità.

La correlazione tra natalità e animali domestici è stata accennata anche da Papa Francesco che si è dichiarato contrario alla tendenza di “equiparare i figli agli animali” e ha raccontato infastidito di essersi imbattuto in cagnolini portati in giro nel passeggino. Una signora, aprendo la borsetta avrebbe detto: “Sua Santità, benedice il mio bambino?“, riferendosi a un cane, “al che mi sono un po’ arrabbiato” ha confessato il Pontefice.

Il presidente dell’Istat Gian Carlo Blangiardo, ha stimato che in futuro l’Italia potrebbe scendere a 30milioni di cittadini se le cose non cambieranno.

Più cani e meno figli?

Nelle case degli italiani in cui vengono accolti più animali domestici si fanno meno figli e viceversa. I tassi di natalità prodotti dall’Istat evidenziano che dove è più elevato il tasso di natalità (Trentino, Campania e Sicilia) è meno evidente la presenza di animali domestici, mentre dove è più alta la percentuale di cani e gatti in casa, come in Umbria, Sardegna e Friuli-Venezia Giulia, si fanno meno bambini.

In Italia sta crescendo la tendenza a sostituire un figlio con un cane o un gatto, perché quest’ultimo secondo molti “costerebbe” meno, ma in realtà, siamo davvero sicuri che mantenere un animale domestico sia conveniente come si crede?

Primo piano di un cane
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Quanto si spende in media per gli animali domestici?

È davvero così conveniente avere un cane rispetto a un figlio? Alcuni dati segnalano una spesa per gli animali domestici tripla rispetto a quella da sostenere durante la prima infanzia. Per sostenere le spese animali ci vogliono in media 1500 euro l’anno per ogni cane di piccola taglia, e 2.232 euro per cani di media/grande taglia e 900 per ogni gatto. Secondo l‘Osservatorio Nazionale Federconsumatori, nel primo anno di vita un cucciolo di cane costa dai 1.707,70 ai 2.497,50 euro all’anno a seconda della taglia.

  • La maggior parte delle spese sono legate all’alimentazione: si spendono infatti in media 880 euro in cibo per cani e 779 per i gatti;
  • In media, 341 euro sono destinati poi alle spese mediche per i cani, contro i 194 per i gatti;
  • La spesa per i prodotti per l’igiene è invece di 216 euro per ogni gatto e 208 per ogni cane.
Famiglia
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E per un figlio?

Secondo un rapporto dell’O.N.F- Osservatorio Nazionale Federconsumatori, mantenere un figlio da 0 a 18 anni ha un costo medio di 175.642,72 euro. Per una famiglia con alto reddito (70 mila euro l’anno), la spesa però aumenta notevolmente (321.617,36 euro).

Si stima, in base alle statistiche più recenti, che per mantenere un figlio in Italia sono necessari in media tra i 500 e i 1.000 euro al mese, considerando soltanto le spese strettamente necessarie, come alimentazione, assistenza, istruzione e cure mediche. Ponendo lo sguardo anche altrove, oltre a pappe, latte, pannolini, vaccinazioni e visite mediche, ci sono però molti altri costi che fanno aumentare considerevolmente la media, vediamone alcuni:

  • La spesa da zero a tre anni: secondo Federconsumatori, la spesa inizia ancora prima del parto, culla (200 euro), fasciatoio (110 euro), arredo cameretta (600 euro), corredo per il neonato (150 euro), seggiolino auto (165 euro), carrozzina (150 euro) passeggino (300 euro). La spesa media per tutto questo oscilla da un minimo di 5.700 ad un massimo di 19.500 euro;
  • Asilo nido e materna: mensa, retta, grembiulini, materiale scolastico e zaini (per una media di 380 euro al mese);
  • I giochi500 euro l’anno.
  • Tecnologia, videogiochi (450 euro in un triennio), tablet (170 euro), per bambini da 6 a 8 anni;
  • I libri scolastici (1.164 euro) e quelli non scolastici (101 euro);
  • Paghetta (circa 30 euro a settimana, che fanno, in tre anni, oltre 4mila euro di spesa);
  • Conseguimento della patente (in media 1000 euro).
  • Abbigliamento: 5mila euro l’anno. Se si scelgono i capi griffati 10mila euro per i ragazzi e 12mila per le ragazze.

Le differenze tra Nord e Sud

Il costo della vita, il reddito familiare, i costi dei servizi nelle varie zone d’Italia, possono modificare notevolmente la media. Tra Nord e Sud, infatti, la situazione cambia. Al Nord, dove il reddito medio familiare è più elevato, il costo della vita tende ad aumentare rispetto al Sud, dove secondo alcune statistiche, si spendono in media circa 200 euro in meno per un figlio.