Bonus di 350 euro in arrivo | La busta paga più pesante dei lavoratori

Bonus di 350 euro in arrivo - Pixabay
C’è da scommetterci che molti lavoratori saluteranno il provvedimento con vero entusiasmo. La busta paga sarà più pesante di 350 euro grazia ad una voce parecchio vantaggiosa. Ecco a chi spetta l’aumento consistente.
Dopo tre anni di crisi economica e pandemica, finalmente per un certo numero di lavoratori arriva un balsamo prezioso. Si tratta di un aumento di 350 euro. La misura è stata studiata come una tantum e riguarda l’anticipo sull’indennità di vacanza contrattuale a motivo della scadenza dei propri contratti collettivi.

In altre parole la somma destinata ai lavoratori deriva da un accordo ponte, in attesa che sia ratificato il rinnovo dei Contratti Collettivi di Categoria.
350 euro in busta paga: a chi spetta il trattamento
L’aumento di 350 euro dello stipendio non spetta a tutti i lavoratori, ma solo ad alcune categorie. A voler stringere il cerchio, i fortunati toccati dalla misura saranno i lavoratori del settore terziario, della cooperazione e della distribuzione moderna organizzata. Il trattamento è stato finalizzato a sostegno del mondo del lavoro alle prese con rincari impazziti e fuori portata. La busta paga si gioverà anche di un incremento di retribuzioni pari a 30 euro. Il livello di inquadramento che subirà l’aumento sarà il quarto.
Il bonus di 350 euro sarà erogato in due fasi. Il primo mese dell’anno, a gennaio 2023, i lavoratori riceveranno le prime 200 euro. A marzo le restanti 150. Hanno plaudito allo stanziamento pressoché tutti i sindacati di categoria, ma anche Confesercenti e Confcommercio, così come pure le associazioni delle cooperative.
Busta paga più pesante: una mediazione lunga e sofferta
Si è potuti giungere all’accordo dopo una lunga trattativa con le rappresentanze dei lavoratori, incidendo su un’accelerazione del rinnovo dei contratti collettivi nazionali, scaduti il 31 dicembre 2019. Il fenomeno del rinnovo vedrà le prime luci con il nuovo anno, a partire da gennaio. L’obiettivo di alcune sigle sindacali è quello di “Arrivare a un rinnovo compiuto in tempi brevi”. L’accordo stipulato si configura, pertanto, come una prima tappa. Ha espresso viva soddisfazione anche Federdistribuzione.

La difficile situazione economica flagellata dal caro bollette e dall’inflazione galoppante non dà tregua a lavoratori e famiglie. La perdita di potere di acquisto di salari e stipendi registrata nell’ultimo anno non ha precedenti. La misura delle 350 euro costituirà quindi un toccasana per almeno 3 milioni di lavoratori. “E’ un passo importante per la tutela dei lavoratori, considerata la difficile congiuntura economica, i cui effetti determinano la riduzione della redditività delle aziende del settore della Distribuzione Moderna e la perdita del potere d’acquisto delle retribuzioni” – si apprende dalla Federazione di categoria.