Prima della Scala, tutte le controversie della serata

Davanti al teatro ci sono state tre proteste, legate al caro vita e alla scelta di proporre un'opera russa

Scala, le proteste davanti al teatro
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newsby Alessandro Boldrini8 Dicembre 2022

Quest’anno lo spettacolo che ha inaugurato la stagione del Teatro alla Scala di Milano è stato preceduto e accompagnato da alcune controversie. Per esempio, una ventina di persone della comunità ucraina milanese ha organizzato in piazza della Scala a Milano una protesta contro l’opera russa Boris Godunov in occasione della Prima del Teatro alla Scala. I manifestanti si sono radunati davanti a Palazzo Marino con bandiere e cartelli, fra cui uno contro il basso russo Ildar Abdrazakov, definito “un solista del regime“.

Scala, una cena a lume di candela per protestare contro carovita

Anche gli esponenti di diverse associazioni milanesi e dei sindacati di base sono scesi in piazza per protestare contro il carovita con una simbolica cena a lume di candela nel giorno della Prima del Teatro alla Scala di Milano. Durante il sit-in Riccardo Germani, di Adl-Cobas, ha espresso solidarietà ai cinque attivisti di Ultima Generazione portati in Questura nella mattinata di ieri, mercoledì 7 dicembre, per aver sporcato con della vernice parte dell’ingresso del Piermarini.

Studenti e centri sociali contro governo: “Persone prima del profitto”

People before profitto“, le persone prima del profitto: è lo slogan che campeggiava sullo striscione con cui una trentina di appartenenti al centro sociale Cantiere e al Coordinamento dei collettivi studenteschi si è presentata davanti a Palazzo Marino a Milano per protestare in occasione della Prima del Teatro alla Scala. I giovani hanno acceso fumogeni e intonato cori contro i tagli alla scuola invitando la politica a ridurre la spesa militare. “Oggi la casta usa il red carpet per auto-celebrarsi alla faccia di chi qua fuori non riesce a pagare le bollette“, ha commentato Elena del Cantiere.

La Prima ‘politica’ della Scala: le alte cariche dello Stato sul red carpet

Mentre fuori infuriavano le proteste, all’interno del Teatro alla Scala alla scala c’erano le principali cariche politiche dello Stato: il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il presidente del Senato, Ignazio La Russa, e il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Sul red carpet anche i ministri Maria Elisabetta Alberti Casellati (Riforme istituzionali), Anna Maria Bernini (Università), Gennaro Sangiuliano (Cultura), Adolfo Urso (Imprese e Made in Italy), la senatrice a vita Liliana Segre, la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, oltre a politici, vip e volti noti del mondo dello spettacolo come il cantante Morgan e il ballerino Roberto Bolle.

Mattarella ha incontrato il Maestro Chailly e gli artisti

Dopo aver assistito allo spettacolo, Mattarella ha voluto incontrare il Maestro, gli attori e le maestranze . Nel teatro ci sono stati tredici minuti di applausi per il Boris Godunov di Modest Petrovi Musorgskij, con la direzione del maestro Riccardo Chailly e con la regia di Kasper Holten, che ha inaugurato la stagione del Teatro alla Scala. Un successo che ha visto anche tutti gli occupanti del palco reale, a cominciare dal Capo dello Stato, in piedi ad applaudire.

Scala, Meyer: “Per Sgarbi serve sovrintendente italiano? Parole che fanno pena”

Per la prima volta ho sentito questa parola dura, ‘straniero‘, mi ha fatto pena. Io sono stato accolto qui sempre molto bene da 35 anni. Mi fa pena essere considerato adesso come un cattivo straniero che non sa fare il suo lavoro“. Lo ha detto il sovrintendente della Scala, Dominique Meyer, a margine della Prima, commentando le parole del sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi, secondo cui ci vorrebbe un sovrintendente italiano. “Io sono in Italia da trent’anni e la prima volta che sono venuto alla Scala era il 1980 – ha aggiunto -. Non mi sono mai sentito uno straniero. E mi sento a casa laddove si fa cultura“.

 

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