Sei stressato? Te lo indica il modo in cui usi il computer in ufficio

Come possiamo definire il nostro livello di stress? Da come usiamo il mouse del computer e da come digitiamo sulla tastiera. A dirlo è uno studio redatto da due ricercatori del Politecnico federale di Zurigo (ETHZ), che hanno dimostrato come il modo in cui usiamo il nostro computer in ufficio può indicare il nostro livello di stress. Una metodologia addirittura migliore di quanto si può rilevare tramite frequenza cardiaca. Per arrivare a queste conclusioni, presentate in un report ad hoc, i due ricercatori hanno osservato 90 partecipanti in un laboratorio, intenti a svolgere dei classici compiti d’ufficio: dall’analizzare i dati, a programmare appuntamenti, fino ad altri specifici incarichi. Qui, i ricercatori hanno registrato sia la frequenza cardiaca dei partecipanti, che il comportamento di questi alla tastiera e al mouse. Ai partecipanti, inoltre, è stato chiesto regolarmente quanto si sentissero stressati. 

Uomo in ufficio
Uomo in ufficio | Pixabay @StartupStockPhotos

Cos’è emerso dalla ricerca

I 90 partecipanti sono stati ‘divisi in due gruppi’, e i risultati sono stati estremamente sorprendenti: al primo, infatti, è stato permesso di lavorare senza alcun disturbo; il secondo, invece, è stato disturbato per tutta la durata del test, con interruzioni ripetute di messaggi, e la richiesta di partecipare ad un colloquio di lavoro. Qui i ricercatori hanno potuto appurare che coloro che erano stressati, digitavano e muovevano il mouse diversamente rispetto a coloro che lo non erano. “Le persone stressate muovono il mouse più spesso e meno accuratamente e coprono distanze maggiori sullo schermo“, ha dichiarato Mara Nagelin, autrice dello studio. Inoltre, è stato determinato che le persone stressate non solo tendono a scrivere in modo discontinuo, con diverse brevi pause, ma commettono anche più errori di battitura. Diversamente, coloro che sono rilassati fanno meno pause, ma più lunghe. 

Lavoro e stress
Lavoro e stress | Pixabay @RobinHiggins

Conclusioni

Secondo i ricercatori, il fenomeno alla base di questa correlazione può essere spiegato dalla teoria del rumore neuromotorio. “L’aumento dei livelli di stress ha un impatto negativo sulla capacità del nostro cervello di elaborare le informazioni. Inoltre, influisce sulle nostre capacità motorie“, ha spiegato Jasmine Kerr, psicologa e coautrice dello studio. In Svizzera, un dipendente su tre soffre di stress sul lavoro, ed è perciò necessario trovare dei nuovi metodi efficaci per rilevare l’aumento dello stress. “Le persone colpite spesso non si rendono conto che le loro risorse fisiche e mentali stanno diminuendo fino a quando non è troppo tardi“, hanno dichiarato. Attualmente, i ricercatori stanno testando il modello attraverso un’app che registra i dati dei dipendenti mentre lavorano. L’obiettivo, viene specificato, è quello di “aiutare i lavoratori a identificare precocemente lo stress, e non quello di creare uno strumento di monitoraggio per le aziende”.

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