Governo, i sindacati tuonano: “Ora risposte, beghe partiti non interessano”

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Non solo i problemi con il M5s per la tenuta della maggioranza. Il Governo è infatti anche alle prese con il confronto con i sindacati, su un tema del lavoro che si è tutt’altro che risolto. “L’incontro oggi non è stato proficuo, ci rincontreremo entro la fine di luglio“, ha infatti dichiarato il segretario della Cgil, Maurizio Landini, da Palazzo Chigi. Le sue parole sono arrivate al termine dell’incontro con il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, e i ministri Orlando e Giorgetti.

Governo-sindacati: com’è andato l’incontro

Il Governo ci ha confermato che intende fare un provvedimento nel mese di luglio. Non ne conosciamo i contenuti, ma l’unica novità è che ci sarà un nuovo incontro con i sindacati. Avverrà intorno al 25, 26 o 27 di luglio. Quindi parleremo di nuovo, prima che vengano prese decisioni. Si è accennato a temi che vanno affrontati, dalla difesa del potere di acquisto di salari e pensioni a precarietà e salario minimo. Ma al momento non abbiamo avuto risposte o risultati. È necessario agire prima della legge di bilancio. Non possiamo aspettare gennaio“, ha tuonato Landini.

Il livello di precarietà che c’è oggi nel mondo del lavoro non è più accettabile. I dati Istat e Inps confermano il basso livello dei salari e quello eccessivo della precarietà. La gente a fine mese non ci arriva, e non abbiamo tempo da aspettare. L’emergenza è da collegare a scelte strutturali del Governo – ha spiegato Landini –. Non è più momento di bonus, ma di riforme da fare. Da quella del fisco a quella delle pensioni, più la lotta all’evasione“.

Disinteresse sullo scontro tra partiti: le richieste dei sindacati

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Da parte dei sindacati, peraltro, non c’è interesse diretto sulla tenuta della maggioranza. “A noi non interessano le beghe interne dei partiti. Ci interessano le risposte del Governo sui temi che riguardano i cittadini italiani. Noi abbiamo accolto positivamente che ci abbiano ascoltato e che si incontrino di nuovo con noi prima di prendere decisioni. A quel punto valuteremo le loro proposte“, ha precisato Landini.

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Della stessa linea rispetto alla Cgil, è anche la Uil. “Porteremo le richieste che abbiamo presentato sul lavoro, riforma fiscale e welfare. Temi che avevamo iniziato nei confronti con il Ministro Orlando, ma si sono fermati. Porteremo soprattutto l’esigenza di portare risposte immediate per inflazione e costo dell’energia. È arrivato il tempo che il Governo decida di dare risposta all’emergenza che stanno vivendo i cittadini italiani. Ci aspettiamo risposte concrete ed immediate“, ha infatti dichiarato il segretario generale, Pierpaolo Bombardieri, entrando a Palazzo Chigi per il confronto con il Presidente del Consiglio Mario Draghi.

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