Covid risale, Speranza: “Subito quarta dose di vaccino ai fragili”

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I contagi da Covid sono nuovamente aumentati nelle ultime settimane. Si può quindi dire che qualcosa nelle iniziative del Governo sia andato storto? Alla domanda ha risposto il ministro alla Salute, Roberto Speranza, a margine dell’evento su “Il lavoro interroga” promosso da Cgil. “Le mascherine sono e restano sempre fondamentali. Abbiamo un obbligo più limitato, ma una raccomandazione che continuiamo a fare con forza“, ha ricordato.

Che cosa è ancora necessario dopo due anni di pandemia Covid

Dopo due anni di pandemia, chiediamo alle persone di avere ancora un atteggiamento di prudenza e di cautela – è l’appello del ministro Speranza –. Puntiamo anche sulla responsabilità individuale delle persone. Permettetemi poi di dire che bisogna insistere anche sulla campagna vaccinale. I più fragili possono avere un secondo richiamo subito e proteggersi di più. Fragili e over 80 anni prenotino subito la quarta dose già disponibile“.

Le persone che hanno più di 80 anni, chi vive nelle RSA, chi ha tra 60 e 79 anni e convive con particolari fragilità può proteggersi di più – ha spiegato Speranza –. Il secondo richiamo funziona. Abbiamo numeri che ci segnalano come le persone sono molto più protette se fanno il secondo richiamo. Poi in autunno costruiremo una campagna di vaccinazione più larga, che parlerà a fasce generazionali più ampie. Quella la costruiremo, ma già oggi gli Over 80 possono prenotare una quarta dose subito disponibile“.

Speranza e il tema del lavoro: che cosa è cambiato, che cosa cambiare

Non solo Covid, però. Il ministro Speranza ha infatti affrontato il tema centrale dell’evento della Cgil: quello del lavoro. Questa la sua lettura del difficile momento in corso: “La grande questione dei salari è una questione che oggi tutti toccano con mano. Un’inflazione forte deve portarti a fare subito cose concrete in termini di risposta. Penso che le proposte di legge siano giuste, ma ora bisogna accelerare nel rinnovare i contratti. Noi il 16 giugno abbiamo rinnovato quelli di 545 mila persone che lavorano nella Sanità pubblica del nostro Paese“.

Il comparto, in grosse difficoltà negli ultimi anni, avrà dunque un primo importante incentivo. “Ci sarà un aumento tra i 146 e i 170 euro in busta paga per 270 mila infermieri. Si può rispondere ora, oggi, con cose concrete. E noi lo stiamo facendo, perché la questione salariale per me è assolutamente fondamentale“, ha affermato Speranza. Il tutto mentre si avvicina il momento in cui la quarta dose del vaccino anti Covid diventerà tema caldo per tutti.

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