Berlusconi e Russia, il centrodestra si compatta: “Tutte invenzioni”

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Si continua a discutere vibratamente di eventuali rapporti non di amicizia ma quantomeno di “non belligeranzatra il centrodestra italiano e Vladimir Putin. Nuovo capitolo di questa tendenza sarebbe la voce di una telefonata tra il fondatore di Forza Italia, Silvio Berlusconi e l’ambasciatore della Russia in Italia, con quest’ultimo che avrebbe “spiegato” al suo interlocutore come l’invasione sia stata in realtà quella dell’Ucraina. E ora arriva una secca smentita sulla veridicità di questa conversazione.

Furia Tajani: “Giornalisti verifichino i fatti”

Come ha già smentito Berlusconi, non ci sono mai stati né una telefonata né un incontro tra lui e l’ambasciatore russo. È una notizia totalmente inventata. L’ennesima dimostrazione che è partito un attacco contro Forza Italia e le altre forze del centrodestra con notizie completamente infondate. Mi stupisce che i giornalisti non verifichino i fatti“, ha tuonato Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia, all’esterno di Montecitorio.

In politica fa fede quello che si è fatto. Forza Italia è stata la delegazione italiana che ha votato più risoluzioni al Parlamento europeo contro l’invasione dell’Ucraina e contro la politica aggressiva del Cremlino. Mentre il PD e il M5s hanno votato più volte a favore della politica russa. Il centrodestra è destinato a vincere le elezioni e per questo partono attacchi. Ho la Nato nel Dna, come racconta la mia storia. Nessun tentennamento in politica estera“, ha aggiunto Tajani.

Berlusconi e Russia: opinioni dal “centro del centrodestra”

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Queste voci, peraltro, non sembrano stare fiaccando la coalizione in vista nelle elezioni. Nemmeno le sue forze più moderate. “Io nasco indubitabilmente nel mondo del centrodestra, e vorrei che il Paese fosse governato come la mia Liguria. Che si costruiscano i ponti, cantieri, grandi opere, e che si smettesse con le manifestazioni contro i rigassificatori. Vorrei vedere tanti termovalorizzatori nelle nostre città“. Così Giovanni Toti, leader di Italia al Centro, a margine della conferenza alla Camera in cui ha presentato il programma del partito.

Con il centrodestra abbiamo avuto momenti di frizione – ha quindi ammesso Toti –, ma oggi ci confrontiamo sui programmi. Ancora oggi le coalizioni sono nebulose, disponibili a discutere con tutti. Ma con il PD è molto difficile. Ingerenze russe? La caduta di Draghi è stata un vantaggio strategico per la Russia. Le dietrologie che leggo sui giornali sono strumentali, in passato tutti hanno parlato con la Russia. Non credo ci sia un fronte filorusso. Poi in politica estera bisogna avere attenzione, ma non fare del posizionamento dell’Italia un tema di scontro elettorale“.

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Un po’ più morbido il senatore Gaetano Quagliariello, coordinatore nazionale di Italia al Centro. “Partiamo dalla nostra agenda e dalle nostre liste, il resto è ancora avvolto dai giochi. Apriremo un confronto, dopodiché sarà la direzione del partito a decidere. Noi siamo il centro del centrodestra. Possiamo diventare il centrodestra del centro, ma non possiamo andare oltre. Non possiamo snaturarci. Ingerenze russe? Mi sono fatto l’idea che oggi ci sono ragioni in più per affermare l’atlantismo, senza se e senza ma. Berlusconi? In realtà non è mai uscito del tutto dal campo. Gli faccio i miei auguri“, ha dichiarato Quagliariello, a margine della conferenza stampa di presentazione del programma del partito per le elezioni.

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