Ucraina, giorno 5: conclusi i colloqui con la Russia, chiesto l’ingresso nell’Ue

Oggi gli occhi del mondo sono puntati su Gomel, in Bielorussia, dove si è tenuto un incontro fra le delegazioni di Russia e Ucraina. Come riferito dal consigliere del ministero dell’Interno di Kiev, i colloqui si sono interrotti nel pomeriggio, dopo le 15 italiane. Le trattative sono durate circa tre ore. Successivamente, dopo circa un’ora di stop, sono ripartite e si sono chiuse, come confermato dall’agenzia Tass, poco dopo le 17. Le parti hanno discusso nel tentativo di arrivare a un accordo per un cessate il fuoco e una risoluzione pacifica del conflitto ai confini orientali dell’Europa.

Ucraina, ai mercenari russi l’ordine di uccidere Zelensky

Conflitto che, nel frattempo, prosegue. Dopo qualche ora di calma apparente, per la quinta notte consecutiva sono tornai a suonare le sirene, in particolare a Kiev e Kharkiv. I media locali riferiscono di attacchi russi nelle due città, tutti però respinti dalle forze ucraine. L’esercito russo rivendica invece la “supremazia area” su tutto il Paese e annuncia che la popolazione di Kiev “può lasciare liberamente la città”.

Stando a quanto scrive il Times, circa 400 mercenari avrebbero ricevuto dal Cremlino l’ordine di uccidere il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. A condurre la missione sarebbe l’organizzazione paramilitare nota come Gruppo Wagner, che cinque settimane fa avrebbe inviato dei mercenari dall’Africa a Kiev con l’obiettivo di “decapitare” il governo locale in cambio di un cospicuo premio in denaro.

Il bilancio di Kiev: 352 civili uccisi, 14 bambini

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A Chernihiv è stato segnalato il lancio di un missile russo che ha colpito un condominio, un asilo e un negozio nel centro della cittadina. L’impatto ha provocato un incendio nel quale è rimasta ferita una donna. I russi avrebbero anche dato alle fiamme un museo di storia a Ivankiv, a nord di Kiev, in cui si celebravano gli eroi nazionali.

Secondo Kiev, la Russia ha perso nei primi quattro giorni di guerra circa 4mila uomini, oltre a dozzine di aerei e centinaia di veicoli da combattimento. L’ultimo report del ministero della Salute conta invece 352 civili ucraini uccisi, fra cui 14 bambini. I feriti sono 1.684, di cui 116 sono minori.

Il rublo crolla del 30% sui mercati asiatici

Pesanti sono anche le conseguenze sul piano economico. Questa mattina, in apertura dei mercati asiatici il rublo russo ha ceduto quasi il 30% sul dollaro, mentre il petrolio è schizzato al Wti fino a un +7,5% a 98,46 dollari al barile. L’Unione europea nel frattempo ha blindato gli spazi aerei alla Russia e presto potrebbe farlo anche con i porti, con pesanti ricadute sull’import/export. E le sanzioni colpiscono duramente le banche russe, con il 50% delle riserve congelate dai Paesi del G7.

Di contro, fonti russe affermano che i bombardamenti ucraini nel Donbass sono “i peggiori degli ultimi mesi” e hanno provocato “vittime civili e infrastrutture danneggiate”. Si segnala infine la fuga dai domiciliari nella capitale ucraina dell’oligarca Viktor Medvedchuk, ritenuto l’uomo di Vladimir Putin a Kiev. Era agli arresti con l’accusa di alto tradimento per aver sostenuto i separatisti filorussi.

L’interprete tedesca del presidente ucraino in lacrime

Dall’Ucraina arrivano anche le immagini toccanti di un’interprete tedesca che, impegnata a tradurre il discorso di Zelensky, scoppia a piangere travolta dall’emozione. In un video pubblicato sui social, si sentono i tentativi della donna di parlare con la voce rotta, per poi singhiozzare. Alla fine riesce solo a dire “Entschuldigung”: “Scusate”.

Zelensky chiede l’ingresso dell’Ucraina nell’Ue

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L’Occidente, intanto, si muove per aumentare il suo sostegno a Kiev. Oggi il presidente americano Joe Biden sentirà gli alleati per concordare le prossime mosse. Nella notte la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen ha parlato con Zelensky e ha insistito per un ingresso dell’Ucraina fra gli Stati membri.

Proposta caldeggiata anche da Zelensky: “Ci appelliamo all’Unione europea per l’adesione immediata dell’Ucraina attraverso una nuova procedura speciale. Siamo grati ai nostri partner per essere con noi. Ma il nostro obiettivo è di stare insieme a tutti gli europei e, soprattutto, di essere alla pari.

L’appello ai soldati russi: “Gettate le armi e andate via”

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Il presidente ucraino, nel corso di un altro video si è poi rivolto direttamente ai soldati dell’esercito di Mosca. “Gettate le armi e andate via da qui – ha detto –. Non credete ai vostri comandanti, non credete alla propaganda, salvate le vostre vite e andate via. Lo Stato russo continuerà a subire perdite. Avete bisogno di tutto questo? Circa 4.500 soldati russi sono già stati uccisi. Perché siete venuti qui? Perché usate i vostri mezzi corazzati contro di noi?”.

Zelensky ha quindi dato notizia su Twitter di colloqui telefonici anche con il premier britannico Boris Johnson e con il presidente polacco Andrzej Duda. L’Onu, infine, torna a riunire il Consiglio di sicurezza per proporre una tregua per evacuare donne e bambini, come annunciato dal ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio.

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