Ucraina, svolta Ue: “Noi fondati sulla pace? Ora anche unione militare”

[scJWP IdVideo=”9w9Rt9dL-Waf8YzTy”]

Il primo obiettivo della riunione è stato valutare l’evoluzione della situazione militare sul campo. Il personale militare dell’Ue ci ha fornito una preziosa valutazione della situazione, riunendo tutte le informazioni di intelligence“. Lo ha riferito l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell. Le sue parole arrivano dopo il Consiglio straordinario sulla Difesa, in cui l’Unione europea ha deciso di sostenere anche dal punto di vista militare l’Ucraina.

Ucraina: la resistenza di Kiev, il dramma dei rifugiati

Sicuramente la campagna militare della Russia sta diventando sempre più aggressiva. Ma, nonostante molte vittime tra i civili, Kiev resiste. Le forze armate dell’Ucraina stanno combattendo con grande coraggio. Qualcuno pensava fosse una questione di ore, ma Kiev non è caduta“, ha osservato Borrell.

[scJWP IdVideo=”CNP8uwzv-Waf8YzTy”]

Un altro capitolo riguarda i civili in fuga. “Non chiamiamoli migranti – ha sottolineato Borrell –. Il flusso di persone che cercano un rifugio scappando dalla guerra in Ucraina si compone appunto di rifugiati. E questo flusso aumenta, soprattutto al confine polacco. Abbiamo delle cifre precise in merito“.

Lo spauracchio nucleare e la dipendenza dalla Russia

[scJWP IdVideo=”oFwOuvwL-Waf8YzTy”]

Borrell ha quindi ribadito un tema già affrontato prima dell’inizio del Consiglio sulla situazione in Ucraina. “Tutti capiscono l’importanza della decisione della Bielorussia di eliminare dalla Costituzione lo status di Paese non nucleare, e far diventare la Bielorussia una base per gli armamenti nucleari della Russia“, ha ricordato. Nel mentre la Russiaha dichiarato un livello di elevato allarme per il suo sistema missilistico nucleare e per la sua flotta nel Pacifico e nel Baltico“.

[scJWP IdVideo=”y3Y6vwLQ-Waf8YzTy”]

In riferimento alla guerra in Ucraina, secondo Borrell, ci sono decisioni da prendere innanzitutto sul fronte economico e commerciale. “Una delle cose che deve fare l’Unione europea – ha spiegato – è ridurre quanto più velocemente possibile la sua dipendenza da gas e petrolio russi. Paghiamo una fattura molto elevata a Putin. Ed è stata utilizzata per finanziare la sua aggressione militare. C’è comunque da distinguere tra Putin, il suo regime e la popolazione russa. Che non vuole la guerra, ne siamo sicuri. Dobbiamo quindi combattere gli oligarchi, il denaro sporco, la corruzione“.

Europa dà armi all’Ucraina: “Crollato altro tabù”

[scJWP IdVideo=”iazaCBul-Waf8YzTy”]

La novità più evidente e drammatica, però, è sul fronte bellico. “Stiamo vivendo una svolta nella storia dell’integrazione europea. Fino ad ora l’Unione europea era stata solo un’unione per la pace e non militare. Si pensava non potesse fornire armi a un Paese terzo. E invece è quello che stiamo facendo con l’Ucraina“, ha ricordato Borrell. Secondo cui in questo modo “è crollato un altro tabù. Così come tagliare la metà delle riserve della Banca centrale russa. Una soluzione che arrecherà grandi danni“.

Guerra in Ucraina cambia storia dell’Europa

[scJWP IdVideo=”X8xpWrdr-Waf8YzTy”]

L’Ucraina ci ha chiesto anche appoggio per l’intelligence speciale. Dal punto di vista della mobilitazione delle risorse, tutto continua. Perché la guerra non aspetta le procedure burocratiche“, ha aggiunto Borrell.

[scJWP IdVideo=”LifP6aQK-Waf8YzTy”]

Con la guerra in Ucraina, insomma, si scrive una pagina inedita da quando esiste l’Ue. “Bisogna guardare in faccia questa realtà, con determinazione e realismo. Stiamo girando una pagina nella storia dell’integrazione europea. E anche nella storia dell’Europa post-bellica“, ha riferito in chiusura della conferenza stampa odierna l’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza.

Impostazioni privacy