I sogni proibiti dei milionari giapponesi: ecco cosa vogliono dai robot

Nel corso degli ultimi decenni, l’industria ha fatto passi da gigante dell’ambito della progettazione e realizzazione di robot di vario tipo. Nel cinema, però, si è spesso raccontato qualcosa che mai ha avuto riscontri nella vita reale. Almeno finora, dato che dal Giappone arriva il progetto fortemente voluto da un miliardario che intendeva produrre automi al solo scopo di fare compagnia alle persone sole.

Il suo nome è Yusaku Maezawa, che già in passato fece una richiesta che appariva in realtà quasi una provocazione (in linea con il suo personaggio pubblico, decisamente eccentrico). In occasione di una visita alla Stazione Spaziale Internazionale di un paio di anni fa, infatti, chiese di poter essere accompagnato sulla Luna da un “compagno di vita“. Che però fosse, appunto, un robot. Vediamo ora come questa particolare richiesta si si tramutata in un programma di lavoro vero e proprio.

Un robot come “compagno di vita”: dall’idea al prodotto, ecco Lovot

Yusaku Maezawa, che tramite il sito di moda e-commerce giapponese Zozotown ha costruito la sua fortuna, sembrava aver rinunciato ai propri propositi. Ora però ha deciso di rilevare tramite il proprio fondo di investimento la startup giapponese di robotica Groove X. E l’incarico che quest’ultima ha assunto è di realizzare è Lovot, un “robot affettuoso” (come si capisce anche dal nome, che richiama la parola “love“).

Yusaku Maezawa, prima di partire per la Luna
Foto | Newsby

I Lovot saranno robot da compagnia, dalle dimensioni simili a quelle di un animale domestico. Secondo le spiegazioni che l’azienda ha fornito via web, dovrebbero generare “l’istinto di voler bene” da parte delle persone che avranno a che fare con loro. I principali utilizzi dovrebbero riguardare le case di cura con anziani, o le cliniche con bambini. Ma secondo l’azienda è emerso un nuovo possibile scopo durante la pandemia. Ossia quella di fare semplicemente compagnia a chi si è ritrovato da solo contro la propria volontà.

I Lovot, “robot dell’amore”, di fatto esistono già. Presentati come prototipo in Giappone nel 2019, ora sono pronti alla vendita. Ma solo ed esclusivamente nel Paese del Sol Levante. Si tratta di dispositivi semoventi, dotati di grandi occhi rotondi, che girano su ruote e hanno più di 50 sensori per rispondere agli stimoli umani. Realizzato con tanto di finanziamenti del Governo nipponico, la stessa Groove X lo ha definito un macchinario “completamente inutile“. Lovot, infatti, non fa nulla di specifico: “È nato per un solo motivo, essere amato da te“, ha spiegato l’azienda.

Un bambino gioca con due Lovot
Foto | Twitter | GROOVEXInc

Il suo funzionamento è già stato approvato da Yusaku Maezawa in persona. “Mai avrei creduto che un robot potesse consolarmi“, ha spiegato il miliardario. E ora inevitabilmente la curiosità intorno a questo automa dai grandi occhioni è aumentata. “Può aiutare nella cura di patologie psichiatriche“, ha osservato l’Innovation Network Corporation of Japan. Inevitabilmente, però, bisognerà anche fronteggiare gli alti costi indispensabili per introdurre Lovot nella propria vita. Il prezzo parte infatti da 2.825 dollari per un singolo dispositivo, più un canone di servizio mensile di circa 80 dollari.

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