Il Bayern è campione d’Europa
per la sesta volta nella sua storia

Il Bayern Monaco torna sul tetto d’Europa. La formazione tedesca conquista la 65esima edizione della Champions League, battendo 1-0 in finale il Paris Saint-Germain. L’edizione più “surreale” della storia, nonché la più lunga degli ultimi decenni (ben 11 mesi), vede trionfare la squadra allenata da Hans-Dieter Flick, il quale aveva preso il posto di Niko Kovac a stagione in corso. Con lui il Bayern ha perso soltanto due partite in otto mesi e per l’ex tecnico dell’Hoffenheim si tratta del primo successo europeo in carriera.

Allo stadio da Luz di Lisbona, senza pubblico come in tutta la fase finale del torneo giocata in queste settimane in Portogallo, il match è stato deciso a mezz’ora dal termine da un gol di testa dell’esterno francese Kingsley Coman, ex Juventus, che milita nel Bayern dal 2015, dopo essere cresciuto proprio nel Paris Saint-Germain. Per la squadra tedesca è la sesta vittoria nella storia della Champions in undici finali disputate. È rimasto a secco Robert Lewandowski. L’attaccante polacco ha colpito un palo e chiude comunque con ben 15 reti all’attivo, in vetta alla classifica dei marcatori della competizione continentale.

Il grande percorso del Bayern, nonostante qualche intoppo nella gestione tecnica

Per arrivare alla finale di Lisbona, il Bayern Monaco aveva concluso il proprio girone al primo posto davanti al Tottenham. Nella fase a eliminazione diretta ha eliminato in ordine Chelsea, Barcellona e Lione. I bavaresi hanno vinto tutte le partite di questa edizione. La vittoria in Champions League significa anche triplete; il secondo dopo quello realizzato nel 2013 con Jupp Heynckes. Dopo la ripresa della stagione, infatti, il Bayern aveva vinto anche il campionato tedesco (l’ottavo consecutivo) e la coppa nazionale.

Negli ultimi due anni il Bayern è riuscito sempre a difendere il titolo della Bundesliga, nonostante la fase di rinnovamento che sta ancora affrontando dopo la scadenza del contratto di alcuni suoi storici giocatori come Franck Ribery e Arjen Robben. In questa stagione ha saputo rimontare e superare Lipsia, Borussia Dortmund e Borussia Mönchengladbach, senza subire contraccolpi dall’esonero a novembre di Kovac.

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