ESA, domani il lancio della sonda JUICE verso le lune di Giove

La grande attesa è quasi finita. Domani pomeriggio l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) darà inizio alla missione che porterà la sonda JUICE (Jupiter Icy Moon Explorerer) fino a Giove e, in particolare, a tre delle sue lune: Ganimede, Callisto ed Europa.

Inizialmente previsto per le 14:15 italiane di oggi, il decollo della sonda JUICE è stato posticipato a domani a causa del maltempo.

La sonda partirà dalla base europea di Kourou, nella Guyana Francese.

A quel punto, condizioni atmosferiche permettendo, l’operazione spaziale sarà pronta a seguire la regolare tabella di marcia stabilita.

In viaggio verso Giove

Secondo quanto previsto dall’ESA, la sonda JUICE partirà  alle 14:14 italiane di domani, 14 aprile 2023, e dopo circa mezzora, alle 14:41 per essere più precisi, avverrà la separazione della sonda JUICE dal razzo Ariane 5.

L’Agenzia Spaziale Europea prenderà poi il controllo della sonda e dopo qualche minuto verrà effettuato il dispiegamento degli array solari.

Un insieme di operazioni che chiunque dotato di una connessione internet nel Mondo potrà seguire.

Dal decollo della sonda al suo arrivo nello spazio, tutto verrà mostrato in diretta sul sito ufficiale ESA Web TV, oltre che sul canale YouTube dell’agenzia spaziale.

Continui aggiornamenti sullo stato della missione verranno poi dati anche dall’Agenzia Spaziale Italiana, direttamente coinvolta nell’operazione JUICE.

Il contributo italiano

A bordo della sonda che dovrebbe raggiungere la propria destinazione tra circa otto anni, nel 2031, c’è anche un pezzo d’Italia.

Alcune delle tecnologie utilizzate sono state, infatti, sviluppate dal gruppo Leonardo, con il finanziamento e il coordinamento dell’Agenzia Spaziale Italiana, oltre che la supervisione scientifica dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e del gruppo Thales Alenia Space.

Una di queste tecnologie, come raccontato da Wired Italia a seguito di una visita agli stabilimenti di Campo Bisenzio il mese scorso, consiste nella telecamera ad alta risoluzione Janus, attraverso la quale sarà possibile monitorare l’atmosfera di Giove e studiare la composizione delle tre lune Ganimede, Callisto ed Europa.

Un’altra tecnologia sviluppata in Italia e presente sulla sonda JUICE sarà Majis, una camera iperspettrale che permetterà di analizzare gli elementi presenti sulla superficie dei satelliti che questa missione visiterà.

Ma non è finita qui. Nel corso della missione JUICE verranno utilizzati anche dei radar Rime sviluppati dal gruppo Leonardo, utili a osservare la struttura interna dei ghiacci, e il 3GM, un apparecchio che avrà il compito di misurare le variazioni del campo gravitazionale.

Sulla sonda sono stati, poi, installati anche dei pannelli fotovoltaici grandi circa 85 metri quadrati. Le dimensioni più grandi mai riscontrate per una missione interplanetaria.

Sala riunioni e stanza di controllo dell'ESA
Foto | Ansa

Lo scopo della missione JUICE

Nel 2031, una volta entrata nell’orbita di Giove, l’obiettivo della sonda JUICE sarà quello di capire se esiste o sia mai esistita una qualunque forma di vita sul più grande pianeta del Sistema solare e sulle sue lune Ganimede, Callisto ed Europa.

Questi satelliti sono composti da acqua ghiacciata in superficie e, si crede, da acqua salata allo stato liquido nel segmento che si trova al di sotto della loro crosta. Un ambiente ostico, dunque, e del quale si vuole approfondire la conoscenza.

L’operazione terrà impegnate tutte le agenzie coinvolte almeno fino al 2034.

Percorsi in circa otto anni i 700 milioni di chilometri che dividono il nostro pianeta da Giove, JUICE trascorrerà diversi mesi in orbita, completando 35 fly-by intorno alle tre lune ed entrando poi, dopo tre anni, nell’orbita di Ganimede.

Qui diventerà il primo satellite artificiale a orbitare attorno a una luna diversa dalla nostra e verso la quale partirà, invece, una spedizione NASA nel 2024.

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