Nomine Rai, Ronzulli: “Poche donne? Servono competenza e capacità”

Tra nuove nomine e qualche addio illustre, la Rai sta vivendo giornate volte a cambiare il proprio assetto gerarchico, con ovvio diretto coinvolgimento da parte del Governo.

Giornate di annunci, proposte e anche polemiche.

Ronzulli sulle nomine Rai: “Io sulle quote rosa sono stata sempre critica”

Intercettata da alcuni cronisti all’esterno di Palazzo Madama, a commentare le nuove nomine Rai è stata anche Licia Ronzulli.

“Sarà sicuramente un nuovo corso di equilibrio in Rai”.

La capogruppo di Forza Italia in Senato si è soffermata in particolare sulla mancanza di donne:

“Io sulle quote rosa sono stata sempre critica. Se fa così notizia, significa che il percorso è ancora lungo e ancora ci stupiamo. Però, è anche vero che io credo che si debbano ricoprire i ruoli per le competenze e le capacità e non semplicemente per il genere”.

Nomine Rai, Gasparri: “Annunziata si è dimessa, poi tornerà come fece anni fa”

A riservare un commento sull’addio alla Rai di Lucia Annunziata è stato Maurizio Gasparri:

“Ci sono un sacco di conferme. Quando Togliatti si dimise Elio Vittorini, un importante intellettuale, lui che non era napoletano disse: ‘Vittorini se ne è ghiuto e da soli ci ha lasciato!’. E sono andati avanti lo stesso. Lucia Annunziata si dimise, anni fa, poi è tornata. Ora ai è dimessa e tornerà”.

Sulle scelta delle nomine, il Vicepresidente del Senato ha, invece, dichiarato:

“Mi sembrano nomine con orientamento di varia natura, con anche una presenza esterna di un direttore valido di un’agenza stampa”.

Malan: “Nessuno ha diritto a vita a posizione di alto rilievo”

Anche il capogruppo di Fratelli d’Italia in Senato, Lucio Malan, ha parlato del caso Annunziata a chi gli ha chiesto di rilasciare un commento fuori da Palazzo Madama:

“Nessuno ha conduzioni a vita di trasmissioni. Nessuno ha diritto a vita ad avere posizioni di particolare rilievo. Una scelta sua. Così come sono scelte del Governo le nomine di persone di alto profilo che daranno alla Rai un pluralismo vero, che non vuole dire sostituire una parte con un’altra, ma avere rappresentate le principali posizioni che ci sono nella Nazione e nel Parlamento”.

Impostazioni privacy