Ucraina, schierati 30 carri armati vicino a Zaporizhzhia

Situazione in bilico a Vasylivka, un villaggio dell’Ucraina a circa 35 chilometri a sud di Zaporizhzhia, dove l’esercito russo ha schierato 30 carri armati T-62. Lo ha riferito Oleksandr Motuzianyk, il portavoce del ministero della Difesa ucraino. Il comando operativo Sud di Kiev, invece, ha dichiarato che ieri, mercoledì 8 giugno, le truppe ucraine hanno ucciso 30 soldati russi e distrutto tre depositi di munizioni, due veicoli corazzati da combattimento e quattro veicoli militari di Mosca.

Jake Sullivan, il consigliere alla Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, ha dichiarato che gli Stati Uniti sono impegnati a “fornire tutte le apparecchiature e gli strumenti necessari all’Ucraina per essere in grado di resistere alle avanzate russe e respingerle dove è possibile. Siamo preoccupati da ogni atto di aggressione della Russia, da ogni centimetro di territorio ucraino che occupano, che bombardano e che distruggono“. È questa la ragione che spinge Washington a continuare a fornire le armi necessarie per consentire a Kiev di resistere.

Ucraina, Guterres (Onu) chiede la fine dell’invasione

Su Twitter, Antonio Guterres, il segretario generale dell’Onu, ha scritto che “l’invasione russa dell’Ucraina deve finire. Ma finché ciò non accadrà, abbiamo bisogno di azioni immediate. 1) Dobbiamo portare stabilità ai mercati alimentari ed energetici globali. 2) Abbiamo bisogno di rendere immediatamente disponili risorse per aiutare i Paesi e le comunità più povere”.

Ucraina, Zelensky: “A Severodonetsk si decide il destino del Donbass”

Nel suo ultimo video alla nazione, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che “Severodonetsk rimane l’epicentro dello scontro nel Donbass. Difendiamo le nostre posizioni e infliggiamo perdite significative al nemico. Questa è una battaglia molto feroce, molto difficile. Probabilmente una delle più difficili di questa guerra. Sono grato a tutti coloro che ci difendono in questa direzione. Per molti aspetti, il destino del Donbass viene deciso lì“.

Proprio a Severodonetsk, le forze russe hanno bombardato l’impianto chimico Azot, dove si sono rifugiati circa 800 civili (200 dipendenti e circa 600 residenti). Almeno due officine sono state colpite, tra cui una per la produzione di ammoniaca. Al momento non ci sono informazioni sulla sorte dei civili. Dentro la fabbrica ci sarebbero anche alcune unità militari ucraine che, secondo i combattenti filorussi, sarebbero arretrati in seguito all’assalto dell’esercito di Mosca.

Russia, esercitazione militare nel mar Baltico: schierate 60 navi da guerra

Esercitazione militare della flotta russa nel mar Baltico. I gruppi tattici hanno lasciato le loro basi e schierato le forze navali in aree designate. Coinvolte circa 60 imbarcazioni da guerra. Il video è stato pubblicato dal canale Telegram del ministero della Difesa.

Peskov: “Ad Ankare nessun accordo su esportazione grano”

Parlando con la stampa, Dmitry Peskov, il portavoce del Cremlino, ha dichiarato che ieri ad Ankara non è stato raggiunto alcun accordo sull’esportazione di carichi di grano ucraino attraverso il Mar Nero. Per ora quindi, gli sforzi compiuti per spingere la Russia e l’Ucraina a trovare un’intesa per alleviare la crisi alimentare globale non hanno dato i risultati sperati.

Ucraina, Zelensky chiede l’esclusione della Russia dalla Fao

Nel corso del suo intervento al consiglio ministeriale dell’Ocse, Zelensky ha chiesto l’esclusione della Russia dalla Fao, l’organizzazione Onu per l’Alimentazione e l’Agricoltura con sede a Roma. “Non ci possono essere discussioni per prolungare l’adesione della Russia alla Fao. Quale sarebbe il posto della Russia se causa la carestia per almeno 400 milioni di persone, se non oltre un miliardo?“, ha detto intervenendo in videoconferenza.

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