Ucraina: “Bombe a grappolo su ospedale pediatrico Mykolaiv”. Von der Leyen andrà a Kiev

Il 41esimo giorno di guerra in Ucraina si apre con il rapporto operativo dello stato maggiore di Kiev. Nel documento si afferma che i russi “stanno raggruppando le truppe e concentrando gli sforzi sulla preparazione di un’operazione aggressiva nell’Est”. Nello specifico, “reintegrando scorte di cibo, carburante, materiali lubrificanti e munizioni” con l’obiettivo di “stabilire il pieno controllo sul territorio delle regioni di Donetsk e Luhansk.

L’esercito di Mosca continua inoltre a bloccare la città di Kharkiv e a colpire Mariupol con ripetuti bombardamenti di artiglieria che distruggono quartieri residenziali e infrastrutture cittadine, aggiunge il rapporto. Nel quale si denuncia infine che “le truppe russe hanno effettuato attacchi a Mykolaiv con le munizioni a grappolo vietate dalla convenzione di Ginevra. Gli alloggi civili e le strutture mediche, incluso un ospedale pediatrico, sono stati colpiti. E ci sono morti e feriti, compresi bambini”.

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Nella città di Pologi, nella regione Sud-orientale di Zaporizhzhia, i soldati russi hanno invece sequestrato e minato un ospedale distrettuale, il Central District Hospital. Lo ha riferito l’amministrazione militare regionale, citata dall’agenzia Unian. “Al personale medico e ai pazienti è stato vietato di tornare nella struttura – spiega una nota -. I militari russi feriti sono rimasti in ospedale”. Secondo il consigliere per la sicurezza nazionale americano Jake Sullivan una nuova offensiva militare russa sul campo “potrebbe durare due mesi o più”.

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Mosca ha poi annunciato la distruzione del centro di addestramento per operazioni speciali dell’Ucraina vicino alla città di Ochakov, sul Mar Nero. Lo ha confermato ai giornalisti il portavoce del ministero della Difesa russo, il maggiore generale Igor Konashenkov, come riporta la Tass. “La sera del 4 aprile, armi ad alta precisione a lungo raggio basate sul mare hanno distrutto il centro di addestramento delle operazioni speciali dell’Ucraina vicino alla città di Ochakov, che era particolarmente utilizzato per ospitare mercenari stranieri”.

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Il dicastero della Difesa di Mosca ha anche diffuso un filmato che mostra i cadetti della scuola di aviazione di Chelyabinsk, in Russia, mentre formano la lettera Z durante un’esercitazione. L’iniziativa è un chiaro messaggio di sostegno all’operazione militare in Ucraina.

Ucraina, Zelensky parla all’Onu dopo l’orrore di Bucha

Intanto, è atteso per oggi il discorso del presidente ucraino Volodymyr Zelensky davanti al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per denunciare le uccisioni dei civili a Bucha e in altre parti del Paese. “Attualmente, nella sola Bucha, sono state uccise e torturate più di 300 persone. È probabile che l’elenco delle vittime sarà molto più ampio quando sarà ispezionata l’intera città. E questa è solo una città”, ha affermato Zelensky in un videomessaggio notturno.

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Il presidente ucraino ha poi aggiunto che “ci sono già informazioni che il numero delle vittime degli occupanti potrebbe essere ancora più alto a Borodyanka e in alcune altre città liberate”. Il suo impegno è dunque quello di “identificare quanto prima tutte le persone coinvolte nell’esercito russo in questi crimini”. Con l’obiettivo di “punirle tutte” in “un lavoro congiunto con l’Unione europea e le istituzioni internazionali, in particolare con la Corte penale internazionale. Zelensky sostiene poi che la Russia sta cercando di coprire i crimini di guerra dei suoi soldati in Ucraina tramite un’operazione di “propaganda”.

Per Zelensky, la Russia vuole uccidere il maggior numero possibile di civili. “Dove sono le garanzie che deve dare l’Onu? Dov’è la pace che il Consiglio di sicurezza deve costruire?“, ha incalzato il presidente dell’Ucraina. “Il proposito di questa organizzazione è garantire la pace. La Russia porta avanti azioni terroristiche e sta commettendo i peggiori crimini di guerra. Serve un tribunale sul modello di Norimberga per processare la Russia per i suoi crimini di guerra in Ucraina“.

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Durante una conferenza stampa della Nato, Jens Stoltenberg, il segretario generale dell’Organizzazione, ha dichiarato che “stiamo tutti assistendo alle immagini delle uccisioni dei civili a Bucha e in altri luoghi controllati dai militari russi. L’Europa non assisteva a niente del genere da molti decenni. Tutti i responsabili di queste atrocità vanno consegnati alla giustizia“.

Mosca nega i crimini, l’Italia espelle 30 diplomatici russi

Mosca, dal canto suo, respinge ogni accusa. “Sono solo una provocazione, una messa in scena. I nostri militari non hanno fatto nulla di quello di cui sono accusati. Non è quello che è successo e abbiamo prove che proporremo al Consiglio di sicurezza”, ha detto l’ambasciatore all’Onu Vassily Nebenzia. Il Cremlino sostiene infatti che le uccisioni dei civili siano avvenute dopo il ritiro delle sue truppe da Bucha. Secondo quanto emerge da un’analisi delle immagini satellitari del New York Times, però, molti civili sono morti più di tre settimane fa, quando cioè i russi avevano il controllo della cittadina.

Tanto che il presidente americano Joe Biden ha chiesto un processo per crimini di guerra contro l’omologo russo Vladimir Putin; mentre l’ambasciatrice Usa all’Onu Linda Thomas-Greenfield ha proposto insieme a Londra di sospendere la Russia dal Consiglio per i diritti umani di Ginevra. Italia, Germania e Francia hanno deciso di espellere decine di diplomatici russi e Mosca ha risposto preannunciando “misure proporzionate”. È infine pronta a tornare a Kiev la missione dell’Ue, con la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, e l’Alto rappresentante per gli Esteri, Josep Borrell, che in settima viaggeranno nella capitale ucraina. Lo afferma il primo ministro della Slovenia, Janez Jansa, annunciando su Twitter che i diplomatici sloveni saranno raggiunti a Kiev da quelli lituani.

Vasily Nebenzya, l’ambasciatore russo all’Onu ha ribadito che la colpa dei recenti massacri non è della Russia. “Voi dite che non ci sono nazisti in Ucraina, ma purtroppo ci sono e stanno guidando il gioco. Non uccidono solo soldati e prigionieri russi, ma anche la loro gente“. Nebenzya ha aggiunto che ci sono “centinaia di prove di questi atti“.

In seguito all’espulsione dei diplomatici russi da parte di diversi Paesi europei, il Cremlino ha dichiarato che “l’Europa manca di lungimiranza“. “La Russia darà una risposta pertinente“, ha sottolineato Marija Zacharova, portavoce del ministero degli Esteri russo.

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