Mongolia Interna, accertato un caso di peste bubbonica

Nella Mongolia Interna, una regione autonoma della Cina, è stato accertato un caso di peste bubbonica. Il paziente, un pastore di Bayannur, si trova in quarantena in condizioni stabili, ma l’attenzione resta alta. Le autorità sanitarie hanno raccolto dei campioni da 146 persone, attualmente in isolamento, e stanno ora indagando su altri casi sospetti.

Le misure di sicurezza adottate

In seguito al contagio, il comitato sanitario di Bayannur ha diramato un avviso di livello tre per la prevenzione e il controllo della peste per tutto il 2020. Lo scopo è ridurre al minimo le attività legate alla caccia e il consumo di carne animale, soprattutto di marmotta. Questo mammifero, infatti, rappresenta una delle possibili fonti di trasmissione di Yersinia pestis, il batterio della peste. Il rischio di infezione diventa ancora maggiore se la sua carne viene consumata cruda, come avviene spesso in Mongolia. È anche per questo motivo che le autorità sanitarie hanno chiesto alla popolazione di segnalare eventuali avvistamenti di marmotte morte o malate. La scelta di mettere l’area di Baynnur in quarantena rappresenta un’ulteriore misura di precauzione.

Gli altri casi di peste bubbonica

Quello del pastore di Baynnur è il terzo caso di peste delle marmotte avvenuto nelle ultime settimane. Nella provincia di Khovd (nota anche come Hovd), due fratelli di 27 e 17 anni hanno contratto la malattia pochi giorni fa e sono ora ricoverati presso due ospedali diverse, col primo in condizioni critiche. Sembra che si siano ammalati dopo aver consumato della carne cruda di marmotta. Nell’aprile del 2019, il consumo di questo alimento è stato fatale anche per una coppia di etnia kazaka residente nella provincia mongola occidentale di Bajan-Ôlgij. È possibile che anche il pastore di Baynnur abbia mangiato della carne di marmotta prima di ammalarsi, ma per ora non sono disponibili informazioni certe sulla causa del contagio. Nonostante la comprensibile paura legata alla peste bubbonica, malattia che in Mongolia è endemica, i medici invitano alla calma e ricordano che esistono degli antibiotici efficaci contro Yersinia pestis.

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