Guerra in Ucraina, l’emergenza riguarda anche gli animali

La guerra in Ucraina, tra gli innumerevoli problemi, coinvolge anche gli animali. Da Kiev arriva infatti l’appello disperato di Natalya Mazur, direttrice del rifugio comunale e delle cliniche veterinarie, per combattere anche questo tipo di emergenza. “Abbiamo bisogno di aiuto per alimentazione e medicine, spiega la dottoressa. L’emergenza, chiarisce, riguarda più di 500 cani e 77 gatti. Questo perché, naturalmente, le adozioni interne sono al momento bloccate. Gli sforzi sono massimi, per dar da mangiare una volta al giorno agli animali, curarli e accudirli. Ma le associazioni sono allo stremo. L’appello è stato raccolto da Oipa International, organizzazione internazionale di protezione animali. Invierà aiuti in Ucraina, in particolare al rifugio di Kiev. “Se potete, adottate un animale, le parole di Natalya Mazur.

L’appello di Oipa e Lav a favore degli animali che fuggono dalla guerra in Ucraina

Le foto del conflitto nell’Est dell’Europa mostrano diverse persone in fuga con cani e gatti. In un contesto complicatissimo come quello della guerra in Ucraina, chi ha animali domestici può trovare così rifugio nelle metropolitane dove è consentito portarli. Purché indossino la museruola. Molti Paesi, dalla Polonia alla Romania, hanno aperto i loro confini ai profughi e consentono loro di entrare anche se gli animali non hanno documentazione. Questa è anche la richiesta che Oipa e Lav rivolgono al ministro della Salute. Gianluca Felicetti, presidente della Lega anti vivisezione, ha scritto su Twitter: “Chiediamo a Roberto Speranza ok a ingresso cani e gatti senza passaporto europeo al seguito di rifugiati, in deroga prevista a Regolamento europeo 576/2013. Mantenere affetti è giusto e fondamentale”.

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