Benedetto XVI è morto: l’addio al Papa più longevo della storia

Benedetto XVI, al secolo Joseph Aloisius Ratzinger, è morto a 95 anni. È stato Papa dal 2005 al 2013, quando ha rinunciato al ministero petrino, aprendo le porte all’elezione del suo successore, Jorge Mario Bergoglio. Negli scorsi giorni era stato proprio Papa Francesco a comunicare l’aggravamento delle condizioni del Pontefice Emerito. Morendo a 95 anni, Ratzinger è diventato il pontefice più longevo della storia. Finora questo “record” era detenuto da Leone XIII, che perse la vita a 93 anni agli inizi del secolo scorso.

L’annuncio della morte di Benedetto XVI

L’annuncio dell’aggravamento delle condizioni di salute di Benedetto XVI era stato dato dallo stesso Papa Francesco all’udienza generale di mercoledì scorso durante la quale aveva invitato a pregare per lui.

È stato Matteo Bruni, direttore della Sala Stampa della Sala stampa della Santa Sede, ad annunciare la morte di Ratzinger. “Con dolore informo che il Papa Emerito, Benedetto XVI, è deceduto oggi alle ore 9:34, nel Monastero Mater Ecclesiae in Vaticano”. Dalla mattina di lunedì 2 gennaio 2023, i fedeli potranno dire addio all’ex Pontefice nella Basilica di San Pietro, dove il suo corpo sarà esposto. I funerali si svolgeranno il 5 gennaio in Piazza San Pietro.

La vita di Joseph Aloisius Ratzinger

L’infanzia del futuro Benedetto XVI fu piuttosto tranquilla. Figlio di un commissario di gendarmeria e di una cuoca, Ratzinger trascorse i primi anni della sua vita nei pressi della frontiere tra Germania e Australia, a pochi chilometri da Salisburgo. In questo contesto, da lui stesso definito “mozartiano”, sviluppò una grande passione per la musica. Fu un abile pianista e non nascose mai la sua passione per le composizioni di Wolfang Amadeus Mozart.

La sua adolescenza fu burrascosa a causa della seconda guerra mondiale, durante la quale si diffuse un clima di ostilità nei confronti della Chiesa cattolica in Germania. Verso la fine del conflitto fu anche arruolato nei servizi ausiliari antiaerei. Tra il 1946 e il 1953 completò la propria formazione presso la scuola superiore di filosofia e teologia di Frisinga e all’Università di Monaco, dove si laureò in teologia due anni dopo essere stato ordinato sacerdote. In seguito insegnò a Frisinga, nella stessa scuola in cui era stato studente, a Bonn, Münster e Tubinga. Inoltre, fu professore di dogmatica e di storia dei dogmi presso l’Università di Ratisbona.

La nomina a vescovo arrivò per mano di Papa Paolo VI il 25 marzo 1977, quando aveva cinquant’anni. Pochi mesi dopo, lo stesso Pontefice lo nominò Cardinale nel Concistoro. Nel 1981, Giovanni Paolo II lo rese Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede. Il 6 novembre 1998, invece, assunse l’incarico di Vice-Decano del Collegio Cardinalizio e il 30 novembre 2022 divenne Decano. In seguito alla morte di Giovanni Paolo II, venne eletto Papa dal Conclave il 19 aprile del 2005 e scelse di farsi chiamare Benedetto XVI per rendere omaggio a Papa Benedetto XV. Il suo pontificato terminò nel 2013, quando il Pontefice annunciò le dimissioni a causa del declino delle sue condizioni di salute.

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