Musk ha acquistato Twitter e licenziato i vertici: “L’uccellino è libero”

L’uccellino è stato liberato“. Così in un Tweet ironico pubblicato questa mattina, Elon Musk ha confermato di essere il nuovo proprietario di Twitter. A poche ore dalla scadenza fissata dal Giudice, l’imprenditore sudafricano ha infatti completato l’iter per acquisire la piattaforma social, per 44 miliardi di dollari, al termine di una battaglia legale durata settimane con i vertici della compagnia.

Licenziato il team dirigenziale di Twitter

L’annuncio ufficiale dell’acquisizione è arrivato alle 6 di pomeriggio della California, le tre di notte in Italia. Ma già da qualche ora il fondatore di Tesla e Space X aveva provveduto a confermare, a modo suo, l’insediamento sul trono di Twitter. Dopo l’ingresso goliardico con un lavandino nel quartier generale di Twitter di San Francisco, il suo primo atto è stato il licenziamento del team dirigenziale di Twitter: l’amministratore delegato Parag Agrawal, il direttore finanziario Ned Segal, il consigliere generale Sean Edgett e la responsabile degli affari legali e della sicurezza, Vijaya Gadde. I quattro ex dirigenti più importanti di Twitter sono stati scortati fuori dagli uffici.

Chiuso l’accordo raggiunto ad aprile

Il suo post ironico, postato qualche ore, in riferimento proprio a Twitter, il cui logo è un uccellino blu, è stato interpretato anche come una conferma di quanto fossero difficili i rapporti tra Musk e i vertici precedenti.
L’acquisizione del social network è infatti il capitolo finale di una vicenda che è durata mesi, esattamente da aprile, quando il patron aveva chiuso l’accordo da 44 milioni di dollari per il controllo della piattaforma.
Ne è seguita una battaglia legale, avviata dallo stesso Musk, che sembrava intenzionato a voler recedere dall’accordo raggiunto ad aprile a causa dell’eccessiva presenza di account falsi e spam sulla piattaforma. Poi il cambio di passo a ottobre, quando Musk ha riaffermato il suo impegno verso l’accordo originario, convinto probabilmente dalla causa legale mossa da Twitter che sarebbe dovuta partire di lì a breve e che è stata congelata per dargli tempo di chiudere l’acquisizione.

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