Zlatan Ibrahimovic positivo al Coronavirus: la nota del Milan

Zlatan Ibrahimovic è positivo al Coronavirus. Lo ha reso noto il Milan in una breve nota sul suo sito ufficiale. Nel comunicato non viene specificato se il fuoriclasse svedese presenti i sintomi del COVID-19 o meno. La conferma dell’asintomaticità è arrivata quindi da parte del diretto interessato, che lo ha reso noto via Twitter.

AC Milan comunica che Zlatan Ibrahimovic è risultato positivo al tampone effettuato per la partita odierna, Milan-Bodø/Glimt. Informate le autorità sanitarie competenti, il giocatore è stato prontamente posto in quarantena a domicilio. Tutti gli altri tamponi effettuati sul gruppo squadra sono risultati negativi“, ha fatto sapere il club rossonero. Nel suo intervento social, invece, l’attaccante ha spiegato di non avere sintomi e ha trovato anche la forza di ironizzare: “Il Covid ha avuto il coraggio di sfidarmi. Pessima idea“.

Zlatan Ibrahimovic: gli ultimi mesi e la permanenza al Milan

Zlatan Ibrahimovic, simbolo del Diavolo da quando ha fatto ritorno in Italia, aveva recentemente deciso di prolungare il suo accordo con il club meneghino per un’ulteriore stagione rispetto all’unica inizialmente pattuita. L’accordo per il rinnovo era giunto lo scorso 31 agosto. In quella circostanza lo svedese era anche diventato il giocatore più pagato dell’intera rosa del Milan, grazie al suo ingaggio da 7 milioni di euro a stagione.

Rispetto al precedente campionato aveva anche deciso di cambiare numero di maglia, passando dal precedente 21 all’11. Era lo stesso numero indossato nel corso della prima avventura milanista di Zlatan Ibrahimovic, dal 2010 al 2012. Proprio nella settimana del rinnovo contrattuale aveva effettuato i necessari tamponi anti-COVID, risultando negativo.

I numeri incredibili della carriera di un fuoriclasse

Zlatan Ibrahimovic, nato a Malmö nel 1981 da una famiglia bosniaca (lato paterno) e croata (lato materno), compirà 39 anni il prossimo 3 ottobre. Nel giro della nazionale svedese già dalla Under 18, esplose in Olanda nell’Ajax prima della consacrazione in Serie A. Juventus e Inter, poi Milan dopo l’intermezzo di un anno al Barcellona. Solo nel secondo anno in rossonero interruppe un filotto di campionati vinti che proseguiva dal 2004. Peraltro la sua conquista di 11 campionati in 4 leghe differenti (Eredivisie, Serie A, Primera División e Ligue 1) rappresenta un primato assoluto nella storia del calcio.

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