Sgarbi contro Burioni alla Camera: “Sostituito Dio con il vaccino”

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Vittorio Sgarbi riprende la sua battaglia contro le decisioni governative anti-Coronavirus, lo stato d’emergenza e in particolare il vaccino. Nel suo discorso alla Camera è soprattutto Roberto Burioni a finire nel suo personale mirino.

Sgarbi e l’attacco al vaccino e Burioni

Si è sostituito Dio con il vaccino. Improvvisamente Dio non c’è più, si è dissolto – è stato l’attacco di Sgarbi, come sempre sopra le righe –. Sono state interrotte funzioni religiose, sono state chiuse le chiese. Sono arrivati i Carabinieri per impedire ai preti di celebrare funzioni per 12-13 persone. Perché è inutile pregare Dio. Il dottor Burioni ci dice che Dio vuole che stiamo in casa e ci proteggiamo“.

Lui, il dottor Burioni, lo sa – ha insistito Sgarbi –. Inutile pregare, non dico questo perché pregare porti risultati, ma certamente porta conforto per l’idea che qualcosa possa accadere. Ma Dio si chiama vaccino“.

Contro lo stato di emergenza: il precedente da sindaco

Sgarbi ha quindi scritto un nuovo capitolo delle sue contestazioni di lunga data allo stato di emergenza varato dal governo Conte: “Io chiedo quindi in linea generale di revocare immediatamente lo stato di emergenza nazionale, con i dati che ho fornito, su un punto. Che siamo in Europa. Abbiamo tutti lo stesso problema, e siamo l’unico Paese in stato di emergenza“.

È grottesco e ci isola, sia rispetto ai risultati contro l’epidemia, sia rispetto alla dignità di una risposta contro il male da parte di un Paese in Europa“, ha concluso Sgarbi.

Ricordiamo che Sgarbi, nel suo ruolo di sindaco di Sutri, in agosto aveva addirittura emesso un’ordinanza per multare coloro che indossano la mascherina all’aperto per evidenti ragioni di salute e al chiuso, salvo che in caso di assembramento. “Solo ladri e terroristi si mascherano il volto”, era stato il suo commento. E ancora una volta la questione promette di non concludersi qui.

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