Dpcm, società dello sport in piazza: “Arrabbiati, rischiamo l’estinzione”

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Un flash mob per manifestare e protestare contro le nuove restrizioni imposte dall’ultimo dpcm che ha portato alla chiusura di palestre, piscine e altre società del mondo dello sport. Questo il significato del flash mob andato in scena nella piazza antistante il Cimitero Monumentale a Milano. “Siamo stati costretti a scendere in piazza perché rischiamo l’estinzione e questa è una cosa molto grave. Non è mai successo in tutta la storia repubblicana”, sottolinea Danilo Vucenovich, presidente del Comitato regionale lombardo della Fin. “C’è rabbia e delusione ma c’è anche tanta voglia di riscatto. Non vogliamo che questa sia la fine dello sport. Lo Stato deve avere attenzione nei nostri confronti”, aggiunge Marco Contardi, presidente associazione imprese sportive.

Il mondo dello sport si era già fatto sentire a Roma contro il dpcm

Anche le piazze di Roma avevano accolto il mondo dello sport contro l’ultimo dpcm. “Siamo qui perché non troviamo giuste le decisioni dell’ultimo Dpcm. Hanno fatto figli e figliastri, soprattutto perché ci hanno dato l’opportunità di metterci in regola la settimana scorsa. Noi stavamo già in regola. “Lo sport è vita. Purtroppo questo motto, evidentemente, non è arrivato nelle stanze del potere. A quanto pare stanno facendo questo ostruzionismo gratuito che, a mio parere, è privo di fondamento. Stanno oltretutto privando le persone della possibilità di fare sport, che è una cosa fondamentale“, si era sfogato il proprietario di una palestra. “Tutti sapevano che noi palestre eravamo in regola e rispettavamo le regole dalla A alla Z. Però questo non è servito“. Così invece disse Mara, operatrice di una palestra a Roma.

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