Calcio, i tifosi tornano allo stadio: “La cosa che ci è mancata di più”

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La Serie A 2021-2022 ricomincia e la grande novità è la presenza dei tifosi allo stadio. Le strutture all’aperto possono ora ospitare il 50 per cento della capienza totale e per la partita inaugurale tra Inter e Genoa sono attesi oltre 25mila appassionati di calcio.

Sembra una giornata normale. Lo stadio è stata la cosa che ci è mancata di più” raccontano i tifosi nerazzurri all’esterno di San Siro. Fuori dallo stadio, a ogni persona viene controllato il Green Pass, necessario per poter assistere dal vivo alle manifestazioni sportive: “Un bene necessario per tutti. Può essere uno strumento utile non soltanto per lo sport“.

Il calcio e le normative anti-Covid

Con il 50 per cento della capienza massima dello stadio occupabile, i posti disponibili verranno organizzati a “scacchiera”. Questo significa ad esempio che a San Siro potranno entrare 40.000 spettatori, all’Olimpico 36.500. La Serie A ha chiesto e ottenuto l’alternanza dei posti (uno sì e uno no) anche se lo spazio tra l’uno e l’altro sarà inferiore alle norme di distanziamento sociale per permettere l’ingresso a più spettatori. I posti, oltre che distanziati, saranno numerati: sui seggiolini saranno applicati dei bollini per capire qual è il proprio posto

Il Green pass è obbligatorio edeve essere abbinato ad un documento di identità e ovviamente al biglietto. Tra le altre restrizioni, la norma che impone ai tifosi di restare seduti nel corso della partita e il divieto di sedersi in prima fila. La mascherina è obbligatoria.

Per quanto tempo sono rimasti chiusi gli stadi

Le ultime partire con poco pubblico, circa mille persone, erano state all’inizio di ottobre dello scorso anno. Poi lo stop completo. Anche nel corso della prima ondata era stato vietato l’ingresso negli stadi. È soltanto con l’avanzamento della campagna vaccinale e misure come il Green pass che il governo ha deciso la riapertura. Anche nel corso degli Europei di calcio, l’accesso di migliaia di tifosi negli stati aveva suscitato molta preoccupazione, ma non si è assistito a un’impennata sensibile dei contagi come inizialmente si temeva.

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