Vaiolo delle scimmie: perché ora è emergenza sanitaria internazionale

Il vaiolo delle scimmie è stato classificato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come emergenza sanitaria globale. Si tratta del più alto livello di allerta tra quelli utilizzabili. Ad annunciare la nuova classificazione di rischio è stato il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, a due giorni dalla seconda riunione del Comitato di emergenza per i regolamenti sanitari internazionali dell’Organizzazione sul virus. A oggi quasi 17mila persone colpite in 74 Paesi diversi.

La scelta è stata dibattuta. “Un invito all’azione”, l’ha definita il responsabile delle emergenze dell’Oms, Mike Ryan. Ghebreyesus ha spiegato che il comitato di esperti non è riuscito a raggiungere un consenso, rimanendo diviso sulla necessità di attivare il massimo livello di allerta. Così, è spettato al direttore generale deliberare. La decisione è stata quindi presa in via precauzionale, per il rapido diffondersi del virus in pochi mesi. Era lo scorso maggio quando il vaiolo delle scimmie ha iniziato a essere rilevato fuori dal gruppo di Paesi africani dove è endemico.

Vaiolo delle scimmie: l’Europa è il continente più colpito

Il rischio nel mondo, fa sapere l’Organizzazione Mondiale della Sanità, a oggi è ancora contenuto. Fa eccezione l’Europa, dove si è registrato il più alto numero di casi. Sulle circa 17mila persone colpite, 10.604 si trovano nel Vecchio Continente, come emerge dall’ultimo bollettino congiunto del Centro europeo per la prevenzione ed il controllo delle malattie (Ecdc) e dell’Ufficio regionale per l’Europa della stessa Oms. I dati sono relativi al 19 luglio. L’Unione Europea si è assicurata in tutto 163.620 dosi di vaccino contro il vaiolo delle scimmie. La Commissione Ue ha fatto sapere che le consegne delle fiale “continueranno a essere effettuate nelle prossime settimane e mesi e per tutto il resto dell’anno”.

Le emergenze sanitarie internazionali

In 11 anni è la settima volta che l’Oms ricorre alla classificazione di emergenza sanitaria internazionale. La prima fu nel 2009, quando si stava diffondendo l’influenza H1N1. Poi, nel 2014, lo stesso successe con la poliomielite e con l’ebola. Nel 2015 fu il turno dell’infezione da Zika, nel 2019 di nuovo dell’ebola. L’ultimo caso di emergenza sanitaria, prima del vaiolo delle scimmie, era stato quello legato al Coronavirus.

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