Oms: “I giovani sani aspetteranno
il vaccino fino al 2022″

Le persone giovani e in salute potrebbero dovere aspettare il vaccino contro il Coronavirus fino al 2022. A dirlo su Twitter è la ricercatrice capo dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Soumya Swaminathan specificando che, quando sarà pronto, la priorità l’avranno gli operatori sanitari e quelli in prima linea, su questo siamo tutti d’accordo. Ma anche in quei casi bisognerà stabilire chi corre i rischi più alti. Poi ci saranno gli anziani.

Secondo Swaminathan, nonostante le numerose sperimentazioni sui vaccini in corso, è improbabile che si arrivi a somministrazioni rapide e di massa ed è ancora in corso il processo per decidere chi avrà l’accesso prioritario in caso di scoperta di un vaccino sicuro. “Ci saranno molte indicazioni, ma penso che una persona media, un giovane sano potrebbe dover aspettare fino al 2022 per ottenere un vaccino”, ha sottolineato precisando che, nel caso in cui dovesse esserci un vaccino efficace nel 2021, sarebbe disponibile solo un numero “limitato” di dosi.

La strategia della Commissione Ue sul vaccino

Nelle prossime ore a Bruxelles sarà presentata la strategia della Commissione Ue. L’intenzione è quella di muoversi per tempo, in modo da trovarsi pronti quando il vaccino sarà disponibile. L’Ue ha firmato un contratto con tre aziende farmaceutiche europee. Quando si potrà, verrà distribuito a tutti i Paesi in base alla loro popolazione e alle necessità di ognuno, recita il piano della Commissione. Vale a dire: priorità ai più colpiti. Ma, per precauzione, l’Italia si è mossa in anticipo, memore di quanto accadde a marzo, quando Francia e Germania bloccarono l’export delle mascherine.

A giugno insieme a Francia, Germania e Olanda, l’Italia ha firmato un contratto con l’azienda farmaceutica Astrazeneca. Obiettivo: disporre delle dosi di vaccino per poi distribuirle anche agli altri Paesi europei ed evitare di dipendere da altri. Il contratto firmato dovrebbe garantire “l’approvvigionamento fino a 400 milioni di dosi di vaccino da destinare a tutta la popolazione europea”, sono le parole del ministro della Salute, Roberto Speranza, subito dopo la firma il 13 giugno scorso.

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