Covid, cosa sappiamo sulla possibile “ondata estiva”?

In Germania, l’incidenza delle infezioni da Covid è aumentata nell’ultima settimana, passando da 199,9 a 447,3. Questo dato, diffuso dall’agenzia governativa Robert Koch Institut, ha spinto Karl Lauterbach, il ministro della salute tedesco, a parlare di una “ondata estiva” del coronavirus Sars-CoV-2. “L’uso volontario di mascherine al chiuso e una quarta vaccinazione sono i migliori antidoti”, ha aggiunto in un post su Twitter. Al momento in Germania la quarta dose è raccomandata solo alle persone di età pari o superiore ai 70 anni, al personale delle strutture sanitarie e agli immunodepressi. Nell’attuale fase della pandemia, l’aumento dei tasso di incidenza, sul quale potrebbe aver influito la circolazione della sottovariante Omicron BA.5, non viene ritenuto un dato completo dell’andamento dei contagi.

Covid, la situazione in Italia

L’eventuale “ondata estiva” di Covid potrebbe manifestarsi anche in Italia. Secondo Fabrizio Pregliasco, virologo e docente dell’Università Statale di Milano, si tratta di uno scenario probabile. “Temo che a questo punto anche in Italia ci sarà un’altra ondata estiva, con circa 100mila infezioni al giorno rilevate”, ha dichiarato parlando con Adnkronos. Questa previsione è in buona parte legata alla diffusione delle sottovarianti Omicron BA.4 e BA.5, che hanno prodotto un boom di positivi in Portogallo e Germania. Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) prevede che queste nuove forme del coronavirus porteranno a un rialzo dei casi nelle prossime settimane nei Paesi europei.

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Il vantaggio di crescita riportato per BA.4 e BA.5 suggerisce che queste varianti diventeranno dominanti in tutta l’Unione europea/Spazio economico europeo, probabilmente con conseguente aumento dei casi di Covid-19 nelle prossime settimane”, ha spiegato l’Ecdc tramite una nota. “La maggior parte dei Paesi dell’Ue/See ha rilevato basso percentuali delle varianti Sars-CoV-2 BA.4 a BA.5, tuttavia molti hanno visto un aumento nelle ultime settimane. In Portogallo BA.5 è diventata la variante Sars-CoV-2 dominante e le proporzione crescenti di BA.5 sono state accompagnate da un aumento dei casi di Covid-19”. Il centro Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie ha anche sottolineato che al momento “non ci sono prove che le nuove sottovarianti siano associate a una maggiore gravità dell’infezione rispetto alle varianti circolanti BA.1 e BA.2”.

Secondo Pregliasco, per far fronte a un’eventuale picco dei contagi saranno necessarie delle “raccomandazioni stringenti”.

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