Draghi: “Italia sosterrà sempre Ucraina, subito corridoi per il grano”

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Con il primo ministro Bennett abbiamo discusso anche delle crisi internazionali in corso, in particolare della guerra in Ucraina. L’Italia sostiene e continuerà a sostenere in maniera convinta l’Ucraina e il suo desiderio di far parte dell’Unione europea“. Lo ha detto il premier Mario Draghi durante le dichiarazioni con il primo ministro israeliano Naftali Bennett, che ha pubblicamente ringraziato.

Il museo della Shoah e i drammi dell’Ucraina

In visita in Israele, ad accogliere il presidente del Consiglio italiano c’erano il presidente di Yad Vashem, Danny Dayan e il ministro della giustizia Gideon Saar. E Draghi ha iniziato la sua permanenza visitando proprio il museo della Shoah, Yad Vashem, a Gerusalemme. “Possa il silenzio di questo luogo esserci di aiuto per affrontare la violenza dei nostri tempi“, ha affermato.

Già nella seconda settimana del conflitto, Bennett tentò di evitare l’escalation proponendosi per interloquire con Vladimir Putin direttamente a Mosca. “Voglio ringraziare il governo israeliano per il suo sforzo di mediazione in questa crisi – ha ricordato Draghi –. Il governo italiano continua a lavorare perché si giunga quanto prima a un cessate il fuoco e a negoziati di pace, nei termini che l’Ucraina riterrà accettabili“.

Draghi, l’allarme oltre la guerra: “Rischio di catastrofe alimentare”

Ma la guerra in Ucraina porta altri gravissimi rischi con sé. E Draghi ne ha parlato a chiare lettere: “Abbiamo discusso anche del rischio di catastrofe alimentare, dovuta al blocco dei porti del Mar Nero. Abbiamo concluso che dobbiamo veramente operare con la massima urgenza dei corridoi sicuri per il trasporto del grano. Abbiamo pochissimo tempo, perché tra poche settimane il nuovo raccolto sarà pronto e potrebbe essere a quel punto impossibile conservarlo“.

Israele è per l’Italia un Paese amico, partner fondamentale. I rapporti stretti si sono consolidati negli ultimi anni“, ha quindi affermato Draghi. Non è mancato un riferimento al ruolo che lo Stato del Vicino Oriente si è ricavato nel contrasto al Covid. “Vogliamo che la collaborazione in campo medico e scientifico prosegua e si estenda“, ha concluso il presidente del Consiglio.

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