Covid, addio al report settimanale di Fondazione Gimbe. I motivi della scelta

Quello di oggi, lunedì 20 marzo, sarà ricordato come l’ultimo report settimanale della Fondazione Gimbe dedicato al Covid. Dopo tre anni di aggiornamenti costanti, l’ente indipendente di ricerca e formazione ha deciso che è arrivato il momento di fermarsi. Si tratta senz’altro di un buon segno, perché dimostra come l’impatto della pandemia sia calato nel corso del tempo, così come le preoccupazioni legate alla varianti. Dopotutto i contagi sono sempre meno frequenti, così come i ricoveri in ospedale.

Rappresentazione del coronavirus Sars-CoV-2
Pandemia | Pixabay @PIRO4D

In considerazione della progressiva riduzione della circolazione virale da dicembre 2022, dell’impatto sempre minore su ospedalizzazioni e decessi, del sostanziale immobilismo della campagna vaccinale sui richiami e dell’assenza di nuove varianti di preoccupazione, dopo tre anni sospendiamo il report settimanale”, ha spiegato Nino Cartabellotta, il presidente della Fondazione Gimbe. “Confidando di aver reso un servizio utile al Paese, continueremo ad aggiornare i dati della pandemia e della campagna vaccinale sul nostro sito web”.

L’ultimo report della Fondazione Gimbe

L’ultimo report sul Covid della Fondazione Gimbe indica che nella settimana compresa tra il 10 e il 16 marzo i contagi sono rimasti stabili, proprio come i decessi e l’occupazione delle terapie intensive. I ricoveri, invece, sono scesi del 7,9%. “Dopo la discesa delle ultime due settimane sono sostanzialmente stabili (-1%) i nuovi casi settimanali, che rimangono comunque ampiamente sottostimati. Dai 23,9mila nella settimana precedente si attestano a quota 23,7mila, con una media mobile a 7 giorni di 3.387 casi al giorno”, ha spiegato Cartabellotta. I decessi sono calati di poco, passando da 216 a 212, mentre le terapia intensive sono rimaste stabili a 104 presenze. Le persone in isolamento domiciliare sono 139.157 (la settimana scorsa erano 141.005). I ricoveri con sintomi sono passati da 2.962 a 2.727.

Il vaccino contro il coronavirus Sars-CoV-2
Foto | Pixabay @MasterTux

La campagna vaccinale arranca

Stenta a decollare la campagna vaccinale per la quinta dose del vaccino anti-Covid, indirizzata, proprio come la quarta, alle categorie più a rischio. Il monitoraggio Gimbe indica che nel corso degli ultimi cinque mesi ne sono state somministrate meno di 500mila e nel complesso la copertura è ferma al 15,7%. Si parla di una media mobile di 746 somministrazioni al giorno, in leggero aumento (+1,5%) rispetto alla settimana precedente (quando erano 735). La platea per il terzo richiamo è di poco più di tre milioni di persone, 2,4 milioni delle quali potrebbero riceverlo subito. 200mila non sono eleggibili nell’immediato perché sono guarite da meno di 120 giorni. La percentuale delle quinte dosi somministrate varia molto da una regione all’altra: si passa dal 6% della Campania al 29,9% del Piemonte.

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