Coronavirus, 183mila casi in un giorno. Brasile e India in difficoltà

Nelle ultime 24 ore sono stati registrati più di 183mila casi di coronavirus Sars-CoV-2 in tutto il mondo. Si tratta del numero più alto di contagi in un solo giorno dall’inizio della pandemia. A renderlo noto è un bilancio fornito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms). I nuovi casi, la maggior parte dei quali (116.041) diagnosticati in America Latina, portano il bilancio complessivo delle infezioni a 8,7 milioni e quello dei decessi a 461mila.

La situazione in America Latina

In Brasile, come comunicato dalle autorità locali, i 641 decessi registrati nelle ultime ore hanno portato a 50.617 morti il bilancio ufficiale dall’inizio dell’emergenza sanitaria. Per quanto riguarda i contagi, i dati forniti dal ministero della Sanità brasiliano indicano che sono più di un milione e nelle ultime 24 ore il loro numero è aumentato di 17.459. In tutto il mondo, solo gli Stati Uniti hanno registrato più decessi e casi del Brasile. Un altro Paese dell’America Latina particolarmente colpito dalla pandemia di coronavirus è il Messico. I dati ufficiali indicano che dall’inizio dell’emergenza sanitaria si sono verificati 21.825 decessi (1.044 dei quali nell’ultima giornata) e 180.545 contagi (i nuovi casi sono 5.343). La regione più colpita è quella di Città del Messico, dove sono stati registrati 42.479 casi accertati e 5.451 morti.

I casi di coronavirus in India

Un altro Paese messo in ginocchio dal coronavirus è l’India. È ormai da 11 giorni di fila che nel subcontinente si registrano oltre 10mila nuovi casi nell’arco di 24 ore. Gli ultimi dati forniti dal ministero della Sanità di Nuova Delhi indicano un bilancio totale di 424.282 contagi e 13.699 morti dall’inizio della pandemia. I pazienti guariti sono 237mila, mentre i casi attivi restano 174.387. Per affrontare questa situazione di emergenza, le autorità di Nuova Delhi hanno deciso di trasformare 25 hotel di lusso in centri di cura per pazienti con sintomi lievi e moderati, così da ridurre la pressione sugli ospedali.

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