Un anno di governo giallorosso:
Conte: “Mai più lockdown totali”

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Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, torna a parlare in video a distanza di un mese, proprio nel giorno che celebra il primo ‘anniversario’ del suo secondo insediamento a Palazzo Chigi. L’occasione per fare un bilancio di questi ultimi (e complicati) 366 giorni alla guida del governo è la festa del Fatto Quotidiano. Da quel giuramento del 5 settembre 2019, davanti a Sergio Mattarella, che diede vita all’esecutivo sostenuto da Movimento 5 Stelle e Partito Democratico, molte cose sono cambiate.

Una tra tutte, ovviamente, il Covid-19. Quale sarà il futuro del nostro Paese nel contenere il virus? “Noi italiani ci siamo dimostrati responsabili e disciplinati, a differenza degli altri Paesi”, afferma orgogliosamente Conte. “Adesso dovremo incrementare i numeri di controlli. Abbiamo un sistema di monitoraggio molto elaborato che ci permette di individuare la soglia di criticità e possiamo intervenire in maniera molto mirata e con misure circoscritte in alcune aree territoriali: non ci saranno più quindi lockdown”.

A proposito delle misure restrittive, il presidente del Consiglio parla della pubblicazione dei verbali del comitato tecnico scientifico. “Il fatto che i verbali siano stati rimasti riservati non significa che siano stati secretati, tant’è che li abbiamo resi pubblici”, aggiunge Conte. “Gli omissis, dico la verità, non me ne sono occupato personalmente, ma è stato un fatto tecnico gestito dagli uffici, in genere per ragioni di privacy”.

Lo ‘scoop’ di Conte: “Draghi un rivale? Lo proposi a presidente della Commissione Europea”

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Sul Mes, l’opinione di Conte non è così rigida. “Il ministro della Salute non mi ha detto c’è bisogno di più soldi per la sanità. Per quando riguarda il Mes, non bisogna pensare che chiedendo questi soldi per la sanità li spendiamo tutti là. Ho un atteggiamento laico: se avremo bisogno di altri soldi sulla sanità ne discuteremo in Parlamento”.

“L’Italia non ha mai avuto 209 miliardi da spendere. Questo è una cifra incredibile e ci invita tutti a viverla come una sfida. Dobbiamo evitare una parcellizzazione per conseguire degli obiettivi specifici. Io faccio solo incontri istituzionali e non incontro esponenti delle lobby, ma mi rendo perfettamente conto che ci possa essere la tentazione da parte di alcuni potentati che vorrebbero suggerire per come spendere questi soldi”. Poi, a proposito di Mario Draghi, rilascia uno scoop: “Non lo vedo come un rivale, ma penso che venga tirato per una giacchetta. Io stesso cercai di candidarlo a presidente della Commissione Europea: l’ho incontrato ma lui mi disse che era stanco e voleva riposarsi e che non si voleva rendere disponibile”.

“Inopportuna l’apertura degli stadi”

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“Il governo non ha mai aperto alle discoteche, contrariamente a quanto s’è detto. Poi le Regioni le hanno riaperte”, afferma Conte. “Nello stadio l’assembramento è inevitabile, dentro, come entrando e in uscita: l’apertura la trovo inopportuna”.

“Con Forza Italia e Meloni dialogo costante, Salvini non richiama”

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“Quando si parla di opposizione si parla di tre partiti di centrodestra con esponenti dai temperamenti diversi. Con Forza Italia il dialogo è costante e molto istituzionale e rispettoso dei ruoli, con Meloni anche. Con Salvini invece quando lascio un messaggio non vengo richiamato…, ha rivelato Giuseppe Conte.

L’opinione sul referendum ed elezioni regionali

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Quella del taglio dei parlamentari “è una riforma costituzionale votata dalla stragrande maggioranza parlamentare. La mia opinione è che se si passa da 945 a 600 parlamentari non viene assolutamente pregiudicata la funzionalità del Parlamento”, dice il capo del Governo che sulle elezioni regionali dichiara. “Le forze di maggioranza le vedo in difficoltà: abbiamo un centrodestra unito invece abbiamo forze che sostengono la maggioranza che vanno in ordine sparso. Bisogna tenere in conto questo dato, è una lotta impari. Ritengo che le regionali non avranno incidenza sul governo; è un contesto diverso”.

“Auguro a Berlusconi una pronta guarigione”

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“L’ho chiamato io la sera in cui ho saputo che aveva contratto il virus. È stata una breve telefonata. Gli ho presentato i migliori auspici di pronta guarigione“, afferma Giuseppe Conte alla festa del Fatto. “Quanto una persona è ricoverata cci si astiene da considerazioni personali. De Benedetti? È giusto che esprima critiche anche aspre al premier. Il Premier è giusto che si astenga dal commentare un imprenditore“.

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