Pd, per Letta le primarie potrebbero svolgersi il 12 marzo

Dopo la disfatta elettorale del 25 settembre, all’interno del Pd è emersa con chiarezza la necessità di cambiare e rinnovarsi. Una tappa molto importante di questo nuovo percorso sarà senz’altro quella delle primarie, dalle quali emergerà il nome del nuovo segretario del partito. Nel corso di una relazione alla direzione del Pd al Nazareno, Enrico Letta, l’attuale leader, ha fornito degli aggiornamenti sull’atteso appuntamento.

Presenteremo progetti, proposte e volontà di prendere la guida del nuovo Pd che non può che avvenire attraverso volti, facce, cuori, persone che ci mettono la passione. Tutto questo ci porterà a gennaio ad avere l’opportunità di elaborare un manifesto di valori e dei principi e far sì che poi immediatamente dopo ci si confronti fra gli aderenti per votare i candidati e le candidate. Due di loro andranno alla primarie”. La data ipotizzata dal segretario del Pd per l’evento è quella del 12 marzo. “Il 7 novembre cominceremo con l’appello in cui indicheremo quali sono gli obiettivi del percorso, poi a metà novembre ci sarà l’assemblea per votare gli aggiustamenti allo Statuto necessari e poi il regolamento congressuale”.

Pd, Letta: “Tra opposizioni c’è stampella a maggioranza”

Durante l’intervento di Letta, non sono mancate delle considerazioni sugli altri partiti che compongono l’opposizione e su quel che deve fare il Pd. “Il nuovo Pd nasce nell’opposizione al governo. C’è bisogno di una nostra opposizione forte, repubblicana e responsabile, collegata nel Paese e nel Parlamento. Saremo sempre disponibili a coordinarci con le altre opposizioni, ma non a farci prendere in giro o a inseguire chi ha altre agende, quella parte di opposizione che ha già spostato le tende accanto alla maggioranza. Chi fa un discorso di opposizione e passa tre quarti del tempo a parlare male dell’opposizione credo che sia una stampella della maggioranza”, ha concluso Letta.

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