Natale e Capodanno, tutte le regole in vigore dal 21 dicembre

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Alternanza fra zona arancione nei feriali e zona rossa nei festivi e prefestivi, limite alle visite in casa, stretta totale sugli spostamenti: il Governo ha confermato molte delle ipotesi della vigilia per Natale, Capodanno e in generale per tutti i giorni fra il 21 dicembre e il 6 gennaio. Una decisione sofferta, come ha spiegato in conferenza stampa, venerdì sera, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ma necessaria “per scongiurare un innalzamento della curva dei contagi”. Ecco, in sintesi, quali sono le regole da rispettare a partire da lunedì prossimo, passando per Natale e Capodanno, fino ad arrivare all’Epifania.

Natale, Capodanno ed Epifania: regole ed eccezioni

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Già dal 21 al 23 dicembre saranno vietati gli spostamenti interregionali senza che vi sia un motivo di lavoro o necessità. Si potrà anche fare ritorno alla propria residenza, domicilio o abitazione. Dal 24, proseguendo poi per festivi e prefestivi (quindi i giorni 25, 26, 27, 31 dicembre, 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio), ci saranno regole precise per evitare soprattutto gli assembramenti di persone:

  • In casa si potranno accogliere al massimo due persone non conviventi. Non fanno parte del conteggio, e quindi possono entrare in casa senza limitazioni, minori sotto i 14 anni e persone non autosufficienti;
  • In automobile ammessi solo guidatore e un passeggero (fanno eccezione, anche qui, gli under 14);
  • Stop agli spostamenti fra comuni, ma ci si potrà spostare da quelli che hanno meno di 5mila abitanti, per un raggio di 30 km. Non si potrà comunque andare nei capoluoghi di provincia;
  • Coprifuoco fra le 22 e le 5 del mattino (le 7 nella mattinata del 1° gennaio);
  • Chiusura totale dei negozi, salvo quelli di prima necessità (rispettando gli orari festivi). Restano aperti barbieri e parrucchieri;
  • Bar e ristoranti chiusi.

Nei giorni 28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio, invece, l’Italia sarà tutta zona arancione. In questi giorni resteranno attivi i divieti di spostamento fra comuni (con le stesse eccezioni di festivi e prefestivi) e il coprifuoco fra le 22 e le 5, ma potranno riaprire negozi, bar e ristoranti, seguendo le indicazioni classiche della zona arancione (per i servizi di ristorazione, quindi, solo servizio d’asporto fino alle 22 e servizio di consegna a domicilio senza particolari limiti orari).

Confermato l’anticipo dell’orario delle celebrazioni religiose (dovranno concludersi ad un’ora tale da permettere il rientro a casa al coprifuoco), la chiusura di cinema e teatri, lo stop agli impianti sciistici e alle crociere, nonché la quarantena di 14 giorni per chi proviene da un’area extra-Schengen.

Conte: “Vaccine Day il 27 dicembre, abbiamo davanti la fine di un incubo”

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In conferenza stampa il premier ha parlato non solo delle regole per le vacanze di Natale ma anche, con toni speranzosi, del vaccino anti-Covid: “Abbiamo davanti la fine di questo incubo – ha detto -. Ci avviamo pur con misure restrittive al Vaccine Day del 27 dicembre, in Italia e un primo gruppo di Paesi europei. Non risolveremo il problema il 27 dicembre. Interverremo con un piano vaccinale che abbiamo già anticipato. Dobbiamo trovare in questa certezza la forza di chiudere questo brutto capitolo insieme”.

“Non prevediamo l’obbligatorietà del vaccino – ha poi aggiunto il premier -. Lo offriamo facoltativamente, ma abbiamo già iniziato a promuovere una campagna per spiegare a tutti che il vaccino sarà testato dalle istituzioni più accreditate in Europa e sarà sicuro. Sarà offerto a tutti. Speriamo che tutti si predispongano ad accogliere questo trattamento”.

Previsti nuovi ristori: “Governo al fianco degli operatori in crisi”

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Conte ha inoltre anticipato la predisposizione di un nuovo decreto ristori per venire in contro alle categorie lavorative in crisi. “Siamo al fianco degli operatori che saranno coinvolti da queste misure – ha spiegato -. Chi subisce dei danni economici deve essere subito ristorato. Questo decreto dispone subito un ristoro di 645 milioni per i ristoranti e bar”.

“Con il nuovo dl ristori di gennaio provvederemo a compensare delle perdite anche gli altri operatori, oltre ai ristoranti e ai bar, e creeremo delle misure perequative ha aggiunto Conte.

Il premier sulle critiche al Cashback: “Misura alleata dei cittadini”

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Tra gli argomenti affrontati dal presidente del Consiglio, infine, anche le critiche al funzionamento del Cashback di Stato, partito con qualche difficoltà lo scorso 8 dicembre. “Ci sono molte critiche per il Cashback in questi giorni, ma voglio ricordare che questa misura non è alleata degli assembramenti, ma dei cittadini – ha affermato Conte -. Aiuta la popolazione anche in questo difficile momento. Siamo qui a compiere il primo passo per l’integrale digitalizzazione del Paese per pagamenti in piena sicurezza”.

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