Milano, Albertini ha rinunciato alla candidatura a sindaco

Era già nell’aria da alcuni giorni, ma ora è ufficiale: Gabriele Albertini non si candiderà a sindaco di Milano. L’ex primo cittadino del capoluogo lombardo ha spiegato le ragioni della decisione sul suo sito. “Vi devo una risposta dopo settimane in cui ho sentito l’affetto e il sostegno di voi tutti. Alcuni sondaggi mi avevano indicato come possibile candidato vincente nella imminente consultazione elettorale per la scelta del sindaco di Milano. Purtroppo devo comunicare che per un insieme di ragioni personali non posso accettare questa generosa opportunità offertami. Né voglio mantenere questa incertezza che potrebbe danneggiare il corso della campagna. Desidero però ribadire tre elementi già espressi. In primis la mia disponibilità nel corso della futura campagna ad accompagnare il candidato sindaco, sia nei contenuti, sia nella definizione e nella partecipazione a una lista civica, fattore, secondo me, fondamentale per la vittoria elettorale”.

Albertini: “Milano ha bisogno di un candidato sindaco giovane”

Anche alcune considerazioni sull’età hanno influenzato la scelta di Albertini. “In secondo luogo, ritengo che, per le sfide che aspettano Milano, il candidato o la candidata debba essere giovane (il 15 maggio 1997 avevo 46 anni), rappresentare le categorie produttive in vista della imminente ripresa, e conoscere tutte le realtà di questa multiforme ed articolata città, anche quelle rese più fragili dalla pandemia”. Per Albertini anche la squadra dovrà essere scelta con grande attenzione. L’ex sindaco ha sottolineato che non dovrà essere solo “competente”, ma anche “laboriosa” e “adeguatamente bilanciata tra i generi”.

“Necessario gestire le risorse europee in modo efficace”

Infine intendo ribadire un concetto fondamentale: il Governo guidato da Mario Draghi si appresta a varare una serie di misure che assicureranno all’Italia risorse europee per 209 miliardi per la ripresa dopo l’emergenza sanitaria. In virtù di questo, anche Milano riceverà una disponibilità ingente di risorse (circa 18 miliardi di euro). Ebbene, ritengo che queste risorse eccezionali debbano essere gestite da un’amministrazione eccezionale, ovvero una vasta coalizione di forze politiche e produttive, responsabili e volenterose. A questo punto, nel ringraziarvi ancora e in un momento di forzoso distanziamento, mando un abbraccio virtuale a tutti”, ha concluso Albertini.

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