Milano, Feltri: “Siamo qui ancora a romperci le palle con l’antifascismo”

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Nella prima seduta del Consiglio comunale di Milano ha fatto il suo debutto come consigliere di Fratelli d’Italia il giornalista e direttore editoriale di Libero, Vittorio Feltri. La prima seduta del Consiglio comunale del secondo mandato del sindaco, Giuseppe Sala, si è aperta con un minuto di silenzio in ricordo di Luigi Amicone, il giornalista fondatore del settimanale Tempi, ex consigliere comunale di Forza Italia.

A tener banco però sono soprattutto le polemiche relative all’inchiesta di Fanpage e la dichiarazione di antifascismo che il sindaco chiederà a tutti i consiglieri di firmare in una delle prossime sedute del Consiglio comunale.

Feltri: “Non firmerò dichiarazione antifascista”

Al suo debutto in aula, Feltri ha spiegato che non firmerà nessuna dichiarazione di antifascismo come chiesto dal sindaco, Giuseppe Sala. “Quando la presenterà, interverrò, intanto non firmerò niente“, ha detto ai giornalisti. “Ho una vita di 78 anni che dimostra che ho sempre rispettato la Costituzione, i fascisti non li ho mai combattuti perché non ci sono. Io sono sempre stato contro i totalitarismi, devo dichiararmi in Comune?”.

C’é una vita e tutta la mia attività giornalistica che dimostra che io non sono mai stato favorevole ai totalitarismi, specialmente quelli comunisti, ma non è che quelli fascisti o nazisti mi piacessero. Non l’ho mai detto. Quindi che stupidaggine. Siamo qui ancora a romperci le palle con i totalitarismi, con l’antifascismo“.

A chi gli ha chiesto se non prova disturbo a sedere vicino a chi fa il saluto fascista Feltri ha risposto: “se il saluto è romano non è fascista, perché i romani c’erano già duemila anni fa“.

Milano, Bernardo: “Firmerò la dichiarazione di antifascismo”

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L’ex candidato sindaco del centrodestra a Milano e consigliere comunale, Luca Bernardo, al contrario di Feltri, ha annunciato che sottoscriverà la dichiarazione di antifascismo.

Io sono contro qualsiasi totalitarismo sia delle sinistra sia della destra. Io firmerò il documento dove si dice chiaramente che si è antifascisti – ha spiegato ai giornalisti a margine della prima seduta del Consiglio comunale. “Cosa che abbiamo detto e ridetto, soprattutto il sottoscritto e su questo tema non c’è alcun dubbio. Io sono antifascista e parlo io per la mia posizione personale. Ognuno risponde personalmente di quello che fa ma sul fatto che tutti debbano firmare questo documento credo che sia una cosa normale. Un patto di antifascismo e contro i totalitarismi mi sembra assolutamente normale e una cosa del genere non dovrebbe essere in discussione” ha concluso Bernardo.

 

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