Mes, Guerini: “La verità per gli italiani? Il Governo fa i conti con la propaganda” 

Nuovo giorno, nuove polemiche sul tema Mes.

Anche oggi a Roma alcuni politici sono tornati a parlare di una delle tematiche che sta animando gli animi sia nella coalizione di Centrodestra di Governo che nell’opposizione: la ratifica del Mes.

Una questione su cui ieri si è espressa alla Camera dei Deputati la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, chiedendo di smetterla di alimentare polemiche inutili per l’Italia e gli italiani.

Mes, Guerini: “Nessuna modifica, avanti così”

Entrando a Montecitorio, a tornare a parlare del tema Mes oggi è stato il deputato del PD Lorenzo Guerini:

“Il Centrodestra diviso sul Mes è il segnale che la realtà presenta sempre i conti rispetto alla propaganda. Questa è la verità con la quale gli italiani si devono confrontare. C’è un Governo che in campagna elettorale ha detto delle cose e invece oggi, di fronte a degli impegni con l’Europa, fa passi indietro. Forza Italia chiede di modificarlo? Io credo che si debba andare avanti sulla base degli accordi assunti in sede internazionale”.

Sull’assenza di Elly Schlein ieri nell’aula della Camera, durante il dibattito sulle comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 29 e del 30 giugno 2023, il Presidente del COPASIR ha dichiarato:

“La segretaria è stata in aula più volte quando c’è stato il Governo. Questa onestamente è una polemica sul nulla”.

Mes, Barelli: “Troveremo un accordo che sia negli interessi dei cittadini”

Del tema Mes ha parlato anche Paolo Barelli, spiegando cosa sia successo ieri in Commissione esteri:

“Innanzitutto, questa è una proposta di legge del PD e di Italia Viva. Per questo il Centrodestra non ha partecipato al voto, perché riteniamo che il Mes nasca prima della pandemia. Con il Covid nasce il Pnrr e la divergenza tra i Paesi europei circa il patto di stabilità. Il Mondo è cambiato e il nostro Governo deve fare in modo che ci sia un’equilibrata soluzione a una serie di deleghe”.

Il Capogruppo di Forza Italia ha, poi, aggiunto:

“La nostra è una coalizione che ha tre anime diverse, tre partiti. Troveremo sul Mes un accordo che sia nell’interesse dei cittadini. Se disertare la Commissione esteri è stato un segnale politico? Nessuno in Italia sa cosa sia il Mes, quindi non esageriamo. In questo momento le esigenze del nostro Paese e dell’Europa sono diverse”.

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