Ragazza uccisa a Primavalle, amiche lasciano delle rose: “Era sempre solare”

La vita della 17enne di Primavalle Maria Michelle Causo è stata spezzata nel modo più brutale possibile. Secondo le prime ricostruzioni, il ragazzo con il quale conviveva da pochi mesi l’avrebbe accoltellata più volte per poi buttare il suo corpo in un sacco dell’immondizia, come un oggetto di poco valore. Il coetaneo, che ora è rinchiuso nel carcere minorile di Casal del Marmo in stato d’arresto, l’avrebbe colpita alla schiena, al collo e agli arti, forse al culmine di una pesante lite. L’unica certezza, almeno per ora, è l’enorme vuoto lasciato da Maria nelle vite dei famigliari e degli amici.

Era amica nostra, non frequentavamo la stessa scuola ma l’avevamo conosciuta a Valle Aurelia. Uscivamo insieme qualche volta, l’avevo vista a Battistini l’ultima volta e ci eravamo ripromesse di uscire ma poi non l’ho chiamata. Era una personale solare, sempre con il sorriso. Lui sappiamo chi è di vista ma non lo vogliamo conoscere, ha fatto una cosa bruttissima“. Lo raccontano due amiche della ragazza uccisa, che hanno deposto delle rose in via Stefano Borgia a Primavalle, dove il cadavere è stato trovato all’interno di un sacco dell’immondizia contenuto in un carrello della spesa.

Femminicidio Primavalle, la vicina: “Lui con il sacco nero vicino mi ha chiesto se mi serviva aiuto”

A tingere di note ancora più grottesche un delitto già abbastanza efferato ci pensa la testimonianza di una vicina di casa di Maria Michelle. “Martedì verso le 15:30 ho sentito delle grida di pochi secondi di una ragazza di un ragazzo, ma non ho capito cosa stessero dicendo“, ha raccontato.

Ieri, invece, ritornando dal lavoro sempre a quell’ora, con mio figlio, ho visto questo ragazzo che aveva poggiato il sacco nero per terra in corrispondenza del portone e all’estremità fuoriuscivano dei vestiti. Non conosciamo né lui, né la madre, perché è da poco che abitiamo qui. Ieri questo ragazzo era visibilmente tanto agitato, si guardava intorno, mi ha dato l’impressione come se stesse aspettando qualcuno. Il ragazzo è stato anche gentile perché io stavo tirando su il passeggino e mi ha chiesto se mi serviva una mano, io ho detto di no e sono salita con il bambino dopo aver notato il sacco vicino a lui. Mi sono ritrasferita dopo la nascita di mio figlio tre mesi fa, il quartiere (Primavalle, ndr) so che è tranquillo, non sono mai successe cose simili“, ha concluso la vicina.

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