Ilaria Salis, Tajani: “Il Governo non ha il potere di liberare chi è detenuto all’estero”

Nel corso di un punto stampa, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha parlato della situazione di Ilaria Salis, la docente italiana detenuta in Ungheria da quasi un anno. “Bisogna conoscere il diritto: noi non dobbiamo appoggiare nulla. Gli arresti domiciliari in Italia va benissimo ma li deve concedere l’autorità giudiziaria ungherese. La richiesta non la deve fare il Governo italiano ma il loro avvocato. Il nostro compito è quello di dire che deve essere rispettato il diritto di ogni detenuto. I domiciliari in ambasciata? È territorio italiano, è la stessa cosa. L’ambasciata ha fatto tutto ciò che poteva fare. Noi non lasciamo da solo nessuno dei 2405 italiani detenuti all’estero. Liberare un detenuto non è compito nostro all’estero, non possiamo farlo. (Governo non ha potere di liberare detenuto all’estero). Non possiamo riportarla in Italia, possiamo dire che se verranno dati gli arresti domiciliari li potrà fare in Italia. Abbiamo criticato com’è stata trattata in aula giudiziaria. Non è compito nostro unirci alla richiesta di domiciliari. Incontrare Roberto Salis? Se vorrà io non ho mai posto limiti“, ha spiegato Tajani.

Ilaria Salis, Tajani: “Marò? Caso giuridicamente diverso, reato era in territorio italiano”

Tajani ha poi spiegato perché il caso di Ilaria Salis è giuridicamente diverso da quello dei Marò. “Avevano eventualmente commesso un reato in territorio italiano, non straniero. Avevano sparato nell’esercizio delle loro funzioni mentre scortavano un mercantile italiano. È un caso diverso, il fatto è accaduto in acque internazionali. Non c’entra niente come caso dal punto di vista giuridico. Ricordo che il Governo italiano ha riportato in Italia Alessia Piperno che stava in condizioni carcerarie peggiori dato che era in stato di fermo. Questo Governo ha permesso a Zaki di tornare in Italia. Ogni polemica è pretestuosa“, ha concluso Tajani.

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