Il Green Pass per le scuole divide il Cdx. Toti è favorevole, Salvini no

Il Green Pass continua a creare divisioni, anche all’interno del centrodestra. Se da un lato Giovani Toti, il presidente della Regione Liguria, sarebbe favorevole al suo utilizzo nelle scuole, dall’altro Matteo Salvini, il leader della Lega, è contrario. Sui social, l’esponente di Cambiamo! sottolinea che anche tutto il corpo docente deve vaccinarsi “entro l’inizio dell’anno scolastico. Se non sarà garantita la soglia di sicurezza di personale immunizzato, è bene valutare l’ipotesi di introdurre l’obbligo vaccinale per questa categoria”. “Basta Dad o distinzioni tra classi elementari, medie e superiori: non possiamo più permetterci di negare anche a un solo ragazzo il suo diritto allo studio in presenza”.

La posizione di Salvini

Diametralmente opposta la visione di Salvini. “Il Green Pass per accedere agli istituti scolastici? Non scherziamo, piuttosto dobbiamo continuare a vaccinare gli anziani e le persone fragili”, ha dichiarato il leader della Lega. “Il vaccino salva la vita e questo è fuori discussione, ma dico no nell’obbligare i bambini di 12-13 anni alla vaccinazione”.

Conte: “Sul Green Pass si sta chiedendo un onere”

Anche altri esponenti del mondo della politica hanno espresso la propria opinione sul Green Pass. È il caso, per esempio, di Giuseppe Conte. “Sul Green Pass si sta chiedendo un onere. Questo ci mette in sicurezza e ci consente maggiori aperture. Il M5S è sempre stato un pilastro durante la pandemia”, ha dichiarato il leader in pectore del Movimento 5 Stelle. Conte ha aggiunto che sulla scuola bisogna “far di tutto per consentire le lezioni in presenza, la Dad si è sviluppata per troppo tempo. Ora dobbiamo crearne le condizioni, lo dico al Ministro [Bianchi, ndr] e al presidente”.
Per Ignazio Messina, il segretario generale dell’Italia dei Valori, il Green Pass a scuola, se supportato da serie ragioni scientifiche, “è cosa buona e giusta. Salvini se ne faccia una ragione e si rassegni. Capisco cercare voti a tutti i costi, ma sulla pelle dei bambini è francamente troppo”.

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