Governo e non solo: tutti i dubbi del centrosinistra dal M5s a Di Maio

Le forze dell’ampia ed estremamente frastagliata galassia del centrosinistra iniziano a organizzarsi in vista delle elezioni in cui si dovrà formare il nuovo Governo. E se qualcuno ha già mostrato di voler sbarrare le porte ad alcuni interlocutori, c’è chi appare invece molto più possibilista nei confronti di altri. Il tutto mentre tra Enrico Letta e Giuseppe Conte è ormai gelo, non condiviso peraltro da tutte le anime del Partito democratico.

Bonino e le richieste al Pd per puntare al Governo

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Da 24 ore è finalmente iniziata la prima interlocuzione con il Pd, che in tutti questi anni ha sempre preferito altri interlocutori. Dal M5s all’inverosimile. Ricordiamo sempre al mio amico Letta che la politica non si identifica con l’aritmetica“. Lo ha detto la senatrice di +Europa, Emma Bonino, alla presentazione del Patto Repubblicano nella sede della stampa estera a Roma. Un progetto che punta al ritorno al Governo dell’agenda Draghi.

Con il Pd, come sempre, per parlarsi bisogna essere in due. Con i monologhi non si fa niente. Starà anche al Pd, nella situazione in cui si trova, aprire se vuole un’interlocuzione con noi. Noi la auspichiamo con forza. Ma non posso presentarmi nella sede del Pd con il bazooka“, ha aggiunto Bonino. Secondo cui, però, per ambire al Governo serve un programma preciso e propositivo: “Noi siamo aperti a una discussione comune. Ma se si tralasciano gli impegni politici, ossia ci si allea solo per arginare la destra, la campagna elettorale non è proficua. Le campagne elettorali contro, a mio avviso, non sono sufficienti“.

Calenda demolisce, Zingaretti apre: la situazione

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Al suo fianco Carlo Calenda, ancora più duro nelle analisi dell’attuale situazione rispetto a Emma Bonino. “Non so di chi lei stia parlando“. Così, per esempio, risponde il leader di Azione ai cronisti che gli chiedono se la presenza di Luigi Di Maio possa essere un problema in una eventuale alleanza alle prossime elezioni. “Ad Enrico Letta vogliamo bene. È una persona seria e siamo disponibili a discutere con tutti sulle cose da fare. Presidente del Consiglio? C’è una sola persona da tenere a capo del Governo, si chiama Mario Draghi. Non è più disponibile? È una persona responsabile, intanto pensiamo a prendere i voti“, ha aggiunto Calenda.

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Chi la vede in maniera diversa è però il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, pur concentrandosi non nella corsa al nuovo Governo bensì sulle regionali. “Nel Lazio c’è un’alleanza larga sostenuta dal M5s che si basa su un programma. Quindi andremo avanti, se sarò candidato dopo l’elezione affronteremo il tema di come portare la Regione al voto. Nessun trauma, nessuna scossa: ringrazio tutti i consiglieri di maggioranza“, ha affermato il governatore a margine di un evento in Campidoglio.

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